Quarto è un piccolo borgo campano situato sui contrafforti flegrei nei pressi di Napoli. Tuttavia l’eco del dibattito politico, generato dalle trame e dagli orditi decisionali che hanno coinvolto attivamente il M5S all’interno della querelle circa le sorti dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Rosa Capuozzo, ha assunto connotati e dimensioni innegabilmente gargantuesche. Oggi i Carabinieri hanno acquisito documenti nell’ambito dell’inchiesta riguardo presunte infiltrazioni della camorra nell’amministrazione comunale. Dall’inchiesta non emerge alcuna compromissione del sindaco Capuozzo con la camorra.
Quarto M5S, la linea politica del Movimento
Beppe Grillo, dalle colonne del suo blog, ha invitato alle dimissioni il sindaco Rosa Capuozzo in nome di una salvaguardia dei valori fondanti del M5S. Alcuni giornali oggi danno conto di una “resa” del comico genovese alle pressioni di un calderone sempre più ribollente. Ipercinetica in queste ore, dopo un primo frangente caratterizzato da una flemma additata quale indecisione, la reazione dall’interno del Movimento 5 Stelle: dopo un dissidio durato alcuni giorni, incentrato sul valore dell’opportunità strategica del sindaco di Quarto, il presidente della commissione di Vigilanza Rai Roberto Fico e il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, hanno espresso, tramite i canali ufficiali di comunicazione sociale, una posizione unitaria a sostegno delle dimissioni.
Quarto M5S, un consigliere: “Pronti ad andare avanti senza simbolo”
Casaleggio è una furia. Vuole la testa del sindaco di Quarto. Lei, Rosa Capuozzo, prende tempo e molto probabilmente farà slittare a domani la decisione relativa a sue eventuali dimissioni. Intanto il consigliere comunale M5S, Gianluca Carotenuto, ha ventilato la possibilità che la giunta continui il suo lavoro senza il simbolo del M5S: “C’è tutto sul piatto. Ci sono le dimissioni, c’è l’ipotesi di continuare anche senza simbolo nell’interesse di Quarto. Bisogna dare conto a Quarto se la città vuole che continui è l’unica a cui Rosa deve rispondere”.
Quarto M5S, le intercettazioni
Il Fatto Quotidiano online ha pubblicato uno sfogo telefonico tra il sindaco Rosa Capuozzo e il consigliere comunale grillino Alessandro Nicolais. Il primo cittadino è impaurito e vuole dimettersi.
Nicolais: Mi ha risposto Fico
Capuozzo: È tardi perché domani vado via
N: dove vai?
C. Me ne vado non ce la faccio più (…) è finita è finita
N. Cosa è successo?
C. Io posso reggere qualsiasi cosa ma non finire in galera per colpa di quell’altro … è inaccettabile (piange dalla disperazione)
N. Ma che cazzo sta succedendo?
C. Alessandro è inaccettabile … o prendiamo una posizione interna o io non riesco a reggere una cosa del genere… non ce la faccio…
N. Ma è uscito fuori altro? Altre cose?
C. no.. no.. è quello è quello .. a me basta e avanza … quello non esce fuori perché lui.. (De Robbio, ndr) è un uomo della Capitaneria di Porto… non esce l’avviso di garanzia… hai capito? Che cosa devo aspettare io? Cosa devo discutere?
N. Ma io non lo so… quello mi ha risposto Fico dieci minuti fa …e ha scritto: andate avanti tranquilli quanto prima verrò
Quarto M5S, la rappresaglia di Grillo
Il giorno dopo l’invito a dimettersi al sindaco di Quarto, scatta la rappresaglia anti Pd. “Dovrà difendersi dall’accusa di voto di scambio il consigliere comunale del Pd Cimiotta” attacca Beppe Grillo postando in un tweet la foto di un eletto dem a Marsala indagato per voto di scambio. Poche ore dopo è il sindaco Pd di Brescello, Marcello Coffrini, a finire nel tritacarne grillino. “A Brescello, il paesino di Don Camillo e Peppone – tuona il leader M5S dal blog – il sindaco Pd Marcello Coffrini ha una profonda stima del boss della ‘ndrangheta Francesco Grande Aracri, fratello di Nicolino: ‘Un uomo gentilissimo, tranquillo, composto, educato e che ha sempre vissuto a basso livello’. Per la Dda di Bologna invece è un elemento di spicco della omonima cosca della ‘ndrangheta di Cutro capeggiata dal fratello Nicolino e già condannato con sentenza definitiva passata in giudicato per associazione di stampo mafioso”.
Brescello: ‘ndrangheta e Pd: https://t.co/1WF8hAOFr7 #CoffriniDimettiti pic.twitter.com/rUfaRLp45H
— Beppe Grillo (@beppe_grillo) 11 Gennaio 2016
Quarto M5S, chi sta con Capuozzo?
A fianco del sindaco di Quarto si è schierato un altro sindaco del M5S, Federico Pizzarotti: “In quale stanza – chiedeva ieri il primo cittadino di Parma – è stato deciso che il sindaco Capuozzo si deve dimettere?”. Anche il presidente dell’Anac Raffaele Cantone promuove il sindaco di Quarto: “Sulla vicenda dell’appalto della manutenzione della rete fognaria il Comune di Quarto ha agito correttamente”. “Se il sindaco Rosa Capuozzo è convinta di essere un punto di riferimento nella lotta alla camorra e che non ha nulla da nascondere, secondo me non si deve dimettere. Ma deve spiegare a chi l’ha votata, ai suoi concittadini e al paese come stanno le cose”, “fare chiarezza”, afferma invece il sindaco di Napoli Luigi de Magistris.
Quarto M5S, gli aspetti da chiarire
Il sindaco di Quarto deve comunque spiegare i motivi che l’hanno portata a non denunciare la tentata estorsione del consigliere De Robbio. Lo spiega La Stampa oggi.
Ma il sindaco, che pure è vittima della tentata estorsione del consigliere De Robbio – espulso solo una settimana prima che vi fossero le perquisizioni del pm John Henry Woodcock – è sul banco degli imputati per una omessa denuncia e soprattutto per un abuso edilizio che la rende poco credibile – e con lei i Cinque Stelle – a guidare una battaglia politica contro l’ abusivismo.
Riccardo Piazza