Colonia, la proposta choc di Mannucci: “Castrazione preventiva per i rifugiati”
I fatti di Colonia hanno inasprito il dibattito politico sull’accoglienza ai rifugiati. La cancelliera tedesca Angela Merkel ha ventilato l’ipotesi di “espulsione” per chi si macchia di reati. Anche in Italia la questione tiene banco. La Lega alza le barricate e alcuni suoi esponenti elogiano la “difesa fai da te“. Come Barbara Manucci, responsabile del comitato donne di Noi con Salvini. “Se avessi una figlia femmina e qualcuno la molestasse o la toccasse per strada, mi dispiace, ma prima di avere a che fare con la polizia, il molestatore avrebbe a che fare con me, la mia famiglia, i miei parenti e i miei amici – racconta Mannucci a Radio Cusano Campus – Prima interverrei io e gliela farei ricordare. Poi chiamerei la polizia. Un po’ di sane botte non fanno mai male a nessuno. Ha ragione Salvini quando parla di castrazione chimica”.
Rifugiati, Mannucci: “Sì alla castrazione preventiva”
La Mannucci va oltre: “Nel caso in cui dovessero arrivare in Italia veri rifugiati politici prima bisognerebbe fargli una castrazione preventiva, così almeno risolviamo il problema. Una castrazione preventiva. Da donna, lo dico molto seriamente. E’ quello che penso e credo lo pensino tutti. Noi di ‘Noi con Salvini’ diciamo le cose senza paura. Basta buonismi. Siccome evidentemente da soli non si sanno controllare, meglio intervenire prima. Io da donna al governo lo farei, castrazione preventiva a tutti quelli che entrano irregolarmente in Italia”.