Secondo quanto riporta Francesco Verderami sul Corriere della Sera di oggi, Matteo Renzi sarebbe pronto ad effettuare un rimpasto di governo per puntellare l’asse con Ncd. Non solo, il premier vorrebbe anche procedere al “rimpasto” della segreteria Pd (i capisaldi rimarranno i vicesegretari Guerini e Serracchiani). Ma andiamo con ordine.
Rimpasto governo
Da ormai un anno, ovvero dalle dimissioni di Maurizio Lupi da ministro delle Infrastrutture, Ncd reclama un rimpasto per ridare equilibrio alla compagine governativa. Il rimpasto dovrebbe avvenire subito dopo l’approvazione al Senato delle riforme (21 gennaio). Lo conferma il sottosegretario Lotti, braccio destro del premier: “E’ il momento di definire gli incarichi di governo e di chiudere questa storia. Perché poi dovremo impegnarci nella campagna referendaria”.
Si fanno i nomi del vice di Orlando, Costa, e dell’ex sindaco di Milano, Albertini. In più, verrà reintegrato il sottosegretario Gentile, che “aveva lasciato l’incarico dopo il caso del giornale Calabria Ora, nel quale era rimasto coinvolto il figlio”. Il puntellamento della maggioranza con l’ingresso di esponenti di Area Popolare dovrebbe assicurare al premier una navigazione felice fino alle elezioni politiche.
Per la sinistra Pd si parla dell’inserimento del giovane Amendola come vice ministro degli Esteri, posto lasciato vacante da Pistelli. Inoltre non bisogna dimenticare che il 21 gennaio, a Palazzo Madama, verranno eletti i presidenti di commissione. E’ probabile che Verdini richiederà qualche “posto al sole” visto il suo appoggio alla causa renziana in materia di riforme. Ma questo è ancora tutto da vedere.
Rimpasto Pd
Oltre al governo, il premier starebbe pensando di puntellare anche la segreteria di partito in vista del prossimo Congresso. Tutto dipenderà da come si muoverà la minoranza dem nei prossimi appuntamenti cruciali: riforme e unioni civili.