Licenziamento statali: il governo accelera
Licenziamento statali: via ai licenziamenti rapidi per i dipendenti pubblici colti in flagrante a truffare lo Stato con assenze ingiustificate o altri comportamenti inaccettabili. Per raggiungere questo obiettivo sarà rafforzato il pacchetto di decreti attuativi della riforma della Pubblica amministrazione che andrà all’esame del Consiglio dei ministri tra una settimana. Matteo Renzi mercoledì mattina ha chiamato Marianna Madia, ministro della Pubblica amministrazione, e Antonella Manzione, capo del Dipartimento legislativo di Palazzo Chigi, con l’obiettivo di stringere i tempi e arrivare già venerdì prossimo ad una norma di sicuro impatto, che rappresenti un segnale concreto di avvio di una nuova fase nell’azione di governo.
Licenziamento statali: il governo accelera
In qualche modo, almeno per i casi più eclatanti come quelli dei “furbetti del cartellino”, si avvierebbe per il mondo del lavoro pubblico qualcosa di analogo alla revisione dell’articolo 18 che ha già toccato i dipendenti privati. Lo spunto legislativo sarebbe dato dalla lettera s) dell’articolo 17 del disegno di legge Madia: quattro righe che parlano di «introduzione di norme in materia di responsabilità disciplinare dei pubblici dipendenti finalizzate ad accelerare e rendere concreto e certo nei tempi di espletamento e di conclusione l’esercizio dell’azione disciplinare». Una formula ispirata dall’idea che le norme per intervenire sulla carta già esistono, ma sono state rarissimamente applicate per la farraginosità delle procedure: renderle effettive e immediate è proprio l’obiettivo del governo. Il relativo provvedimento anticiperà le altre novità in materia di lavoro pubblico e dirigenza, in calendario nei prossimi mesi in coda agli altri decreti.