Quarto M5S: il sindaco Rosa Capuozzo di fronte ai pm cambia ancora versione e dice di aver informato sia Roberto Fico che il Direttorio 5 stelle su ciò che stava accadendo nel Comune partenopeo, questo è il contenuto delle prime indiscrezioni trapelate sul verbale della Procura avente come oggetto un lungo interrogatorio avvenuto giovedì scorso. Pare che la versione fornita sia ritenuta attendibile e coerente dai magistrati: raggiunto da Tgcom24, il procuratore antimafia Giuseppe Borrelli ha dichiarato che “la teste ha fornito risposte che riteniamo esaustive”. La Capuozzo, è noto, non risulta indagata: giovedì scorso, ha parlato in qualità di persona informata dei fatti e potenziale parte offesa di un ricatto ordito dall’ex consigliere comunale Giovanni De Robbio.
Quarto M5S, Capuozzo: i vertici erano stati informati
Dal punto di vista investigativo, queste dichiarazioni aggiungono al mosaico un tassello molto importante: la Capuozzo ha riferito di aver tenuto costantemente aggiornati i vertici del Direttorio su ciò che stava accadendo in Comune, andando a confermare quanto già sembravano suggerire delle intercettazione risalenti a novembre.
La marcia indietro rispetto alle prime dichiarazioni è evidente. Di fronte al già citato Borrelli, all’aggiunto Filippo Beatrice e al Pm Henry John Woodcock, l’ex Sindaco non solo ha raccontato di aver informato i vertici del Movimento riguardo alle lotte intestine sulla nomina degli assessori ma ha anche aggiunto che Roberto Fico prese parte, in quanto responsabile nazionale del movimento, a una riunione dei consiglieri pentastellati che si svolse lo scorso autunno.
Fico, dunque, “non poteva non sapere”: è possibile che durante quella riunione a porte chiuse non sia stato fatto cenno ai veleni di Quarto, dove Sindaco e metà consiglio comunale erano ostaggio delle trame di De Robbio? Dunque, Fico sapeva e anche il direttorio; ma di cosa erano stati informati e fino a che punto, resta da appurare.