Corea del Nord: negli ultimi 13 anni, il numero dei disertori nordcoreani che hanno attraversato il confine con la Corea del Sud non è mai stato così basso. Da quando è al potere Kim Jong-un la statistica continua a scendere. Infatti, stando al ministero per l’Unificazione di Seul, sono in tutto 1277 i nordcoreani stabilitisi in Corea del Sud nel corso del 2015, 120 in meno rispetto all’anno precedente. Non si registrava un così basso numero di fuggitivi dal 2002: quell’anno furono 1142 i coreani del nord a oltrepassare il confine.
Corea del Nord: diminuisce il numero dei disertori
Fino al dicembre 2011, quando effettivamente prese il potere Kim Jong-un, il dato dei transfughi verso la Corea del Sud era in netta ascesa. Ha raggiunto il suo picco nel 2009: all’epoca, furono 2194 i cittadini nordcoreani a varcare il confine con Seul. A partire dal primo anno di governo dell’attuale presidente nordcoreano il numero dei disertori è crollato: nel 2012 sono stati 1502 i nordcoreani a essere reinsediati al Sud, nel 2011 avevano toccato quota 2706. Ad oggi, si riscontrano dei livelli di diserzione molto inferiori a quelli del periodo pre-2012: il numero dei reinsediamenti avvenuti lo scorso anno è inferiore di quasi il 53% a quello del 2011.
Gli esperti spiegano tale flessione, da un lato, con l’aumento delle misure di sicurezza al confine (aumento delle torri d’avvistamento e dispiegamento di reparti d’élite, dunque, meno sensibili alle tangenti), dall’altro, con un lieve miglioramento delle condizioni economiche di Pyongyang (crescita di mercati informali che integrano il sistema di razionamento statale).