Renzi Carrai: il premier sarebbe pronto ad affidare la guida di una nuova agenzia a cui andrebbe il compito di coordinare la cybersicurezza informatica presso Palazzo Chigi al suo sodale e già capo di gabinetto alla Provincia di Firenze Marco Carrai.
L’indiscrezione è del Fatto Quotidiano con un articolo di Francesco Bonazzi pubblicato il 16 Gennaio. I due si conoscono da tempo e sono legati da una amicizia solida e duratura: Marco Carrai è stato testimone di nozze di Matteo Renzi. Al momento l’imprenditore ha all’attivo il ruolo di Presidente dell’Aeroporto di Firenze e interessi che sfociano nella cyber sicurezza col controllo di una società che collabora con alcuni Paesi tra cui Israele.
Marco Carrai entrerebbe di fatto nell’orbita dei servizi segreti e sul punto si registrano critiche e dubbi come quelli esternati dall’editorialista Peppino Caldarola che se la prende anche per l’eccessiva indulgenza con Marco Minniti attualmente sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega ai servizi segreti.
M5S attacca: #CarraiSpione
Oggetto delle critiche non è quindi la necessità di una struttura dedicata alla cybersecurity ma l’opportunità di affidare la struttura ad una persona di strettissima fiducia del premier. E’ l’impianto della critica pubblicata anche sul blog di Grillo a firma del deputato del M5S Angelo Tofalo, membro del Copasir.
Oltre a riportare alla luce la vecchia polemica sul pagamento dell’affitto di casa di Renzi a Firenze od opera della stesso Carrai nella nota si denuncia soprattutto il conflitto di interessi. Cosi la nota dei 5 Stelle: “Marco Carrai è anche e soprattutto socio fondatore e presidente di Cys4, una società tutta dedicata alla sicurezza informatica. Sorgerebbero quindi gravissimi problemi di conflitto di interessi. Questo il sito della start up di sicurezza informatica ancora in costruzione: cys4.com Risulta che Carrai ha preteso anche la qualifica di ‘agente segreto’ richiedendo quindi le prerogative e il raggio di azione dei servizi di spionaggio e controspionaggio. Ricapitolando, da quanto si evince, sembrerebbe che Renzi stia lavorando ad una super Agenzia segreta che si occuperà di cyber-security e che avrà come vertice un suo carissimo amico, lobbista del mondo della “sicurezza informatica”. Può un agenzia privata diventare organo dello Stato?”. La conclusione è semplice: i servizi segreti al servizio del potere. Si annuncia battaglia politica sul punto.