Firenze, Nardella vola al 60%. Pd bene anche a Prato
Amministrative: per il Partito Democratico a Firenze si conferma il il trend positivo delle europee. Al momento, con 175 sezioni scrutinate su un totale di 360, il renziano Dario Nardella sembra essere il nuovo sindaco del capoluogo di regione, sfiorando il 60% dei consensi. Segue il candidato di Forza Italia Marco Stella, con il 12% delle preferenze. Ballottaggio scongiurato, dunque, per i democratici che temevano una mancata affermazione di Nardella al primo turno.
L’attuale vicesindaco di Palazzo Vecchio, subentrato all’indomani della nomina di Renzi a premier, ex parlamentare dunque sembra aver avuto la meglio sugli altri candidati alla poltrona della sala di Clemente VII. Una campagna elettorale senza precedenti e dai grandi numeri quella per il comune di Firenze: 10 candidati sindaco e più di 800 aspiranti consiglieri comunali per 36 posti disponibili. Una vittoria a mani basse per il Pd nel fortino del segretario dem tant’è che Nardella ha già fatto i ringraziamenti di rito su twitter: “Grazie a tutti” ha cinguettato pochi minuti fa. Una telefonata con Renzi e l’applauso appena giunto nel suo comitato elettorale. “Il Pd di Renzi ha salvato la sinistra europea” ha dichiarato Nardella commentando il risultato del Partito Democratico alle europee. “Festa in piazza Santissima Annunziata”, annuncia Nardella, nel segno della continuità con il premier Renzi: proprio lì, infatti, il rottamatore festeggiò la sua elezione a sindaco
Exploit del Pd anche a Prato, roccaforte storica della destra, passata ai democratici con il candidato Matteo Biffoni in vantaggio sul sindaco uscente Roberto Cenni di centrodestra. Il Pd va sotto a Fiesole, dove il candidato cuperliano Cammelli perde contro la lista civica di Anna Ravoni. Ballottaggio, invece, col Movimento Cinque Stelle a Livorno. A Sesto Fiorentino, in testa col 59% Sara Biaggiotti, fedelissima renziana. Un’affermazione omogenea, in sostanza, in tutta la regione Toscana per il Pd di Renzi che allinea il dato delle amministrative a quello delle europee dove il Partito Democratico è primo partito, a 20 punti dal M5s di Grillo.