Arrivano alla spicciolata i commenti dei leader delle diverse forze politiche che, lontane dallo scontro principale fra Partito Democratico, Movimento Cinque Stelle e Forza Italia, hanno corso per le europee. L’obiettivo, per molti, era la soglia del 4%. Questo il limite minimo per sperare di conquistare qualche scranno all’Europarlamento. Se la Lega sfonda col 6% , il segretario Matteo Salvini si lascia andare a dichiarazioni entusiastiche: “Siamo felicissimi – ha detto commentando a caldo lo scrutinio – ci davano per morti solo alcuni mesi fa. Voglio arrivare anche a casa di quell’italiano su due che non ha votato”. E ha annunciato “un incontro martedì con Marine Le Pen” leader del Front National. Nessuna festa, invece, per Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale. Il partito, guidato da Giorgia Meloni, si ferma al 3,7%. Nessun europarlamentare, dunque, per la compagine guidata da Guido Crosetto e Ignazio La Russa. “Avevamo come obiettivo quello di raggiungere il 4%, non ce l’abbiamo fatta e quindi siamo dispiaciuti” ammette Giorgia Meloni. “In proporzione però siamo il partito cresciuto di più dopo il Pd e soprattutto cresciamo nell’area di centro destra che è complessivamente polverizzata. Abbiamo tutti gli elementi per ripartire più forti di prima” ha detto la Meloni che non ha mancato di aprire ad un dialogo con la Lega: “Il segnale di una Lega meno chiusa sul tema della secessione ci viene incontro, perché per noi fondamentale rimane il tema della nazione” , ha concluso l’esponente di Fratelli d’Italia.
In conferenza stampa, Angelino Alfano commenta la performance di Ncd: “Abbiamo superato lo sbarramento alla faccia di chi non voleva. Forza Italia crolla, noi abbiamo un patrimonio enorme sul quale costruire il futuro: un milione e duecentomila voti per ricostruire l’area moderata” dice Alfano. “Rivendichiamo con chiarezza e orgoglio di aver salvato l’Italia dal baratro in cui Forza Italia voleva farla precipitare. Ci siamo sentiti dire che avremmo avuto solo i voti dei parenti stretti, invece la scelta di sostenere il governo ha pagato, ma noi non ci accontentiamo” ha sottolineato il leader di Ncd, non risparmiando stoccate a Berlusconi. “Questo è solo l’inizio, vogliamo riavviare il processo di unificazione del centrodestra” avverte Alfano che chiarisce la natura dell’alleanza con il Pd del premier: “A Renzi dico chiaro che il governo non è un monocolore Pd”.
A sinistra, in area radicale, buone notizie per la lista “L’altra Europa con Tsipras” che, con poco più di un milione e settecentomila voti, porta a Bruxelles tre eurodeputati. “Siamo contenti” ha dichiarato la capolista Barbara Spinelli. Contento anche Alexis Tsipras che da Atene commenta il risultato italiano. La lista “è riuscita a superare uno sbarramento antidemocratico, la censura mediatica e la polarizzazione strumentale del dibattito politico” ha detto il giovane leader di Tsipras che ha aggiunto: “E’ la prima volta dopo il 1984, dalla vittoria del Pci di Berlinguer, che un partito di sinistra vince le elezioni europee in ambito nazionale”.
Scompaiono Scelta Civica e Italia dei Valori e Verdi. Percentuali al di sotto dell’1% per tutti e tre i partiti. “Una sconfitta innegabile”, ammette il ministro dell’Istruzione e segretario di Scelta Civica, Stefania Giannini. “Il risultato elettorale di queste europee ci consegna un’innegabile sconfitta – continua la Giannini – appare del tutto evidente che di fronte ad una straordinaria affermazione del Partito Democratico, tanto più importante se valutata nel quadro degli altri grandi Paesi europei – aggiunge Giannini – il consenso di tanti moderati, che in passato aveva largamente premiato Scelta Civica, si sia polarizzato altrove”.
Carmela Adinolfi