Sondaggi politici, elezioni Usa: ecco perché gli ispanici non saranno determinanti alle presidenziali 2016
Secondo un sondaggio condotto dal Pew Research Center, nel 2016 quasi la metà (il 44 per cento) dell’elettorato ispanico (27,3 milioni di persone) sarà rappresentato da Millennials, ovvero ragazzi nati negli ultimi due decenni del secolo scorso.
Quello Latino è un elettorato giovane se si pensa che l’età media dei 35 milioni di latino americani è di 19 anni. Sempre secondo la rilevazione, tra il 2012 e il 2016, circa 3,2 milioni di giovani latini hanno raggiunto l’età necessaria per votare. A questi vanno aggiunti 1,2 milioni di immigrati ispanici che sono entrati legalmente negli Stati Uniti nello stesso periodo preso in esame dal sondaggio. Solo da Porto Rico sono arrivati in 130 mila.
Come dicevamo in precedenza, quello latino è un elettorato giovane. Un trend che non è mai cambiato. Basti pensare che nel 2000 il 43% dell’elettorato ispanico aveva un’età compresa tra i 18 e i 35 anni. Quote simili sono state rilevate nel 2004, nel 2008, nel 2012 e previste in ultima istanza nel 2016.
Al contrario, l’elettorato bianco, nero e asiatico, è diminuito rispettivamente di 3, 4 e 7 punti percentuali in sedici anni.
Un altro elemento stabile dell’elettorato ispanico sono gli immigrati. Dal 2000 la quota di immigrati ispanici (elettori non nati in Usa ma che hanno conseguito la cittadinanza successivamente) rappresenta un quarto del totale. Ma se nel 2000 gli immigrati ispanici aventi diritto di voto erano 3,3 milioni, nel 2016 raddoppieranno a 6,6 milioni.
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Ma quest’aumento in termini demografici avrà un peso nelle prossime presidenziali?
L’elettorato ispanico ha accresciuto il suo potenziale decisionale grazie anche al fatto che la sua popolazione si è dispersa in tutti gli stati americani (una volta era concentrata in Florida e negli Stati del sud). Si stima che alle elezioni del 2016 l’elettorato ispanico rappresenterà l’11,9% del totale. Una cifra consistente. Eppure, per molte ragioni, l’elettorato ispanico rischia di essere sotto rappresentato. Come mai?
In primo luogo i tassi di affluenza alle urne degli ispano americani sono inferiori rispetto agli altri gruppi etnici. Nel 2012 meno della metà (48 per cento) degli aventi diritto ha votato. Un numero basso se raffrontato al 64,1% dei votanti bianchi e al 66,6% dei neri. Il numero di elettori è ovviamente cresciuto con la crescita della popolazione ispano americana. Nel 2012 hanno votato 11,2 milioni di ispano americani contro i 9,7 del 2008. Gli analisti si aspettano un nuovo record per il 2016. L’affluenza rimane però bassa. Stesso discorso vale per i Millennials. Nel 2012 solo la metà votò a differenza del 61% dei Millennials bianchi e del 48% dei Millennials neri.
Solo il numero crescente degli immigrati latini può invertire questo trend. Nel 2012, infatti, il 53,6% degli immigrati latini hanno votato alle presidenziali, il 7,5% in più rispetto a quelli nati negli Stati Uniti.