Sondaggi politici: i cittadini del mondo sono pessimisti (e in Italia ancor di più)
Sondaggi politici: va tutto bene? Così non sembra (soprattutto in Italia)
“Come stanno andando le cose nel suo Paese. Tendenzialmente male”. Questo potrebbe essere, in sintesi, il risultato di un sondaggio condotto a gennaio (ma con cadenza mensile) da Ipsos Global Advisor in 25 Paesi nel mondo – Argentina, Australia, Belgio, Brasile, Canada, Cina, Francia, Gran Bretagna, Germania, Ungheria, India, Israele, Italia, Giappone, Messico, Perù, Polonia, Russia, Arabia Saudita, Sudafrica, Sud Corea, Spagna, Svezia, Turchia e Stati Uniti – su un campione di intervistati tra i 16 (18 in Israele e Canada) e i 65 anni di età.
Secondo le rilevazioni condotte da Ipsos, solo il 38% del totale degli intervistati ritiene che le cose nel proprio Paese stiano andando nel verso giusto, a fronte di un 62% che la pensa in maniera completamente opposta. Il dato dei cosiddetti “ottimisti” è in leggera risalita su scala mensile, sebbene resti – in un trend dal 2010 ad oggi – costantemente molto sotto al 50%.
Sondaggi politici: come vanno le cose nei singoli Paesi?
Ma quale è l’opinione all’interno dei singoli Paesi e, nello specifico, in Italia? Lo svela il grafico seguente.
Come si può notare, i cittadini italiani sono tra i più critici: solo 1/5 di loro ritiene che le cose stiano andando per il verso giusto, ultimo tra i Paesi del G8. Peggio di loro solo peruviani, messicani, sudafricani e brasiliani. Appena 6 – cioè meno di 1/4 del totale – sono i Paesi in cui la maggioranza degli intervistati esprime un giudizio positivo, e nessuno di loro si trova nell’Unione Europea.
A guidare la classifica è infatti la Cina (89% di giudizi positivi), seguita da Arabia Saudita, India, Argentina, Russia e Canada. Per capire il malumore che serpeggia in UE basti pensare alla Germania, con appena il 35% di giudizi positivi. Ancora peggio va all’altro “grande” dell’UE, vale a dire la Francia, che presenta le stesse percentuali dell’Italia.