Redditi parlamentari: ecco a quanto ammontano e quale è il livello di trasparenza
Redditi parlamentari: il livello di trasparenza è basso
Quasi 3/4 dell’attuale classe politica nazionale ha un basso livello di trasparenza. Ciò è quanto emerge dall’ultimo dossier pubblicato da Openpolis, riguardante la situazione patrimoniale dei politici nazionali della XVII legislatura.
Lo studio, intitolato emblematicamente “Patrimoni trasparenti”, prende in esame la situazione di redditi, proprietà e spese elettorali dei parlamentari e membri di governo dell’attuale legislatura.
Sono 963 i politici e 1888 le dichiarazioni patrimoniali analizzate, a cui si aggiungono 647 rendiconti elettorali. oltre i 2/3 dei politici (in 68%) ha pubblicato informazioni ritenute “parziali”, mentre addirittura il 31% non ha presentato alcuna documentazione patrimoniale. Solo il 6.31% dei politici analizzati è ritenuto “particolarmente scrupoloso” nel fornire dettagli.
A diffondere una dichiarazione dei redditi completa è appena il 28% dei politici nazionali, stessa percentuale di coloro che rendicontano opportunamente contributi e spese della campagna elettorale. Più bassa (24%) invece quella di chi specifica i dettagli catastali di terreni e fabbricati posseduti.
Redditi parlamentari: ecco i dati
Come va la situazione nelle aule istituzionali? Come evidenziato nel grafico qui di seguito, il più basso livello di completezza si registra alla Camera, seguita a ruota dal Senato. Più dettagliate invece le dichiarazioni fornite dai membri del governo, anche se in questi ultimi si nota un alto grado di incoerenza (52%) tra le dichiarazioni pubblicate dal Parlamento e quelle dei Ministeri di competenza.
Per quanto riguarda invece i singoli partiti presenti in Parlamento, è il M5S quello con il più basso tasso di formazioni incomplete, seguito – tra i grandi partiti – dal PD. Molto male invece Forza Italia e Lega. Tra i partiti al governo invece i meno trasparenti sono i membri di Scelta Civica.
Il M5S guida la classifica di coloro che pubblicano la dichiarazione dei redditi completa anche nelle singole Camere, con un tasso di trasparenza decisamente più alto al Senato rispetto alla Camera.
I grillini si distinguono in positivo anche nella rendicontazione delle spese elettorali. Su questo versante, il 41% dei 647 politici presi in considerazione afferma di non ricevuto contributi e di non aver speso nulla per fare campagna elettorale.
Tra i più propensi ad inserire anche dati dei parenti nelle dichiarazioni dei redditi ci sono invece i politici di Area Popolare (alla Camera) e di Scelta Civica (al Senato). Tuttavia, la percentuale complessiva di parlamentari che inserisce dati parentali è molto bassa (16%).
Ma quali sono i redditi medi? Per i deputati il valore medio è di poco inferiore ai 140 mila euro annui. Più alto invece il valore per i senatori (153 mila euro), viceversa invece per i membri del governo (127 mila euro). Tra i redditi di un certo livello vanno segnalati quelli dei politici di Scelta Civica, sopra alla media sia nelle singole aule parlamentari che tra i membri del governo. Situazione simile, nelle due Camere, anche per Forza Italia.
Per ulteriori informazioni e la visione del dossier completo, vi invitiamo a consultare direttamente lo studio prodotto da Openpolis. Inoltre, cliccando qui è possibile consultare le dichiarazioni patrimoniali dei singoli parlamentari e membri del governo.