Sondaggio Ballarò 6/03/2012: analisi e commento

Pubblicato il 9 Marzo 2012 alle 14:32 Autore: Giuseppe Martelli

Osservando il consueto sondaggio settimanale presentato a Ballarò possiamo cogliere diversi spunti di riflessione: in primo luogo rimane costante il divario tra i due partiti maggiori con un Pd che si conferma il partito di maggioranza relativa. Il Pdl, invece, appare in caduta libera con una percentuale molto vicina al dato di Forza Italia nel 2006.

INTENZIONI VOTO DI LISTA

05/03/12

FS (Prc-Pdci) 2,80%
Sel 6,70%
Pd 27,40%
Lista Bonino-Pannella 0,30%
Partito Socialista 0,90%
Reti civiche-Verdi Europei 1,00%
IDV 8,60%
Mov 5 stelle 4,30%
Udc 8,10%
Api 1,10%
Mpa 0,30%
Fli 4,30%
Pdl 22,00%
Lega Nord 10,20%
La Destra 1,10%
altri 0,90%
totale 100,00%
indecisi+non voto+non indicano 44,80%

Le ali sembrano avvantaggiarsi anche se in maniera diversa. Infatti mentre la Lega e l’Idv sembrano massimizzare l’attuale posizionamento politico il partito di Vendola appare meno avvantaggiato dal governo Monti.

sondaggio ballarò

[ad]Infine il dato sull’area del non voto che, a mio avviso, è sovrastimato anche perché tra indecisi, non voto e non indicano esistono differenze sostanziali di comportamento che porteranno, senz’altro, molti indecisi e molti che “non indicano” a partecipare alle prossime elezioni politiche. D’altro canto la storia elettorale del nostro paese si caratterizza per una percentuale di votanti tra le più alte in Europa e nel Mondo per cui il problema dell’astensione non dovrebbe preoccupare. Inoltre va considerato che esiste una sorta di anomalia rispetto al passato, in questa fase, ed è rappresentata dal fatto che a meno di un anno dal voto l’offerta politica ( chi si allea con chi contro chi) è tutt’altro che definita e questo, inevitabilmente, incide sulle scelte di voto degli elettori.