Ci avevano creduto tutti. Il premier, i napoletani. E in primis quei giovani speranzosi nel futuro. No, la Apple non darà lavoro a 600 persone come aveva annunciato Matteo Renzi in un tweet: “Apple aprirà a Napoli un centro di sperimentazione per le app che darà lavoro a circa 600 persone”. Notizia che era stata poi confermata dall’azienda di Cupertino in uno stringato comunicato stampa in cui non c’era alcuna traccia di numeri.
Napoli Apple, saranno solo 600 stage
Ebbene, quei 600 posti di “lavoro” non ci saranno. O meglio, ci saranno ma verranno destinati a 600 studenti. A rivelarlo è Massimo Sideri sul Corriere della Sera.
Purtroppo quei 600 posti di lavoro – che ormai sono scolpiti nella testa di molti come sulla pietra – non ci saranno: il numero è quello degli studenti che verranno selezionati per seguire, nella struttura di una società partner, i corsi di sviluppo sul sistema operativo iOs, cioè quello dell’iPhone/iPad/iWatch.
Toccherà a loro dopo il corso cercarsi un’ occupazione che però, in quanto sviluppatori, sarà probabilmente non un vero «posto di lavoro», almeno per come tutti noi intendiamo il termine. Basti pensare che in Italia risultano registrati su iOs 264 mila sviluppatori, di cui per la Apple stessa solo 75 mila sono operativi.
E non è detto che il lavoro ci sarà per quei 600 studenti che usciranno “formati” dal centro di sperimentazione di Apple.
Va aggiunto che avere delle entrate stabili è molto dura: pochissimi ci riescono e dipendono comunque da una app di successo che ha una vita media di pochi mesi. I 600 posti sono 600 studenti speranzosi. È la magia del rimbalzo o il malinteso della brevità dei 140 caratteri. Magari con l’ introduzione dei 10 mila caratteri a cui sta pensando Twitter si riuscirà a veicolare informazioni più precise. O forse sarà il caos definitivo.