106,3. E’ questo il valore della fiducia che i consumatori hanno dimostrato durante il mese di maggio: +0,8 rispetto ad aprile. A confermarlo è l’Istat, stamane. Entrando nello specifico l’indice di fiducia è composto da due diverse sotto-quote: quella economica anzitutto. Questa cresce dal 115,3 al 118,1. Un aumento considerevole, quindi. Poi c’è la componente economica: da 100,6 a 102,0. Quindi le stime per il clima corrente (+3,0: 104,6) e per quello futuro (in diminuzione di 0,5: 108,9).
Passando poi al saldo, questa voce si suddivide in una miriade di mini indici da analizzare in quanto mutati rispetto al mese precedente: anzitutto il giudizio sulle condizioni attuali del Paese. Un bel passo avanti, secondo l’Istat, considerando che il -82 proviene da -95. Al contempo peggiorano le attese: da 11 a 14. Quindi il giudizio sulla situazione odierna delle famigli nostrane: -52. Invariato, quindi. Praticamente come le prospettive future: da -5 a -6. I risparmi, valutati sulla possibilità di costituirli nel periodo presente, passano da 116 a 119, così come aumentano quelle future: da -57 a -54. E per l’Istat cresce anche la possibilità per le famiglie di acquistare un bene durevole: -70, passando dal -76 del mese di aprile. Per concludere, l’Istituto Nazionale di Statistica ha anche valutato i diversi territori ed il loro rapporto con la ripresa, quindi con la fiducia: in tutte le zone d’Italia si registra un clima di fede in seno alla ripresa, eccezion fatta per il sud Italia.
Daniele Errera