Italia: tra il rinnovo di Prandelli e un ritiro…mal digerito
Cesare Prandelli sarà il commissario tecnico dell’Italia fino al 30 giugno 2016.
Dopo le parole dell’allenatore azzurro quest’oggi è arrivata la fatidica firma, che legherà Prandelli alla Nazionale italiana fino alla fine del prossimo Europeo.
L’accordo con Abete risale allo scorso Marzo, tuttavia la preparazione del Mondiale brasiliano e la stesura dettagliata del contratto hanno richiesto due mesi di attesa: spazzate via dunque le voci che volevano Cesare Prandelli sulle panchine di Milan e Juventus.
Il progetto azzurro continua sulla linea intrapresa in questi quattro anni: codice etico, inserimento di giovani promesse e ricerca di un calcio allo stesso tempo divertente ed efficace.
Risolta la questione del rinnovo a Prandelli non resta che concentrarsi sulla stesura della lista definitiva dei convocati al Mondiale. Dei 30 giocatori accorsi a Coverciano solo 23 partiranno per il Brasile, e al momento l’unica esclusione sicura appare quella del quarto portiere Mirante.
“Abbiamo fatto una settimana di lavoro importante e tutti stanno abbastanza bene. Le risposte sono buone.
I 23? Non ho ancora deciso, saranno importanti questi quattro giorni. Poi c’è la partita di sabato”.
Prandelli dunque intende sfruttare ogni minuto disponibile per sciogliere gli ultimi dubbi: la pressione dei media riguardo al caso-Rossi o al solito dilemma attorno ad Antonio Cassano non può lasciar tranquillo l’ex allenatore della Fiorentina, il quale dovrà fare i conti con le inevitabili critiche che accompagnano le convocazioni dei tornei più importanti.
Nel frattempo a Coverciano tiene banco un’altra notizia tutt’altro che rassicurante: l’hotel Portobello di Mangaratiba, che ospiterà gli azzurri nel loro ritiro brasiliano, è stato multato dall’associazione di difesa dei diritti dei consumatori.
Il motivo? Nell’hotel sarebbero stati ritrovati ingenti quantita di cibo scaduto, tra cui 23 kg di gamberi, carne e salmone e svariate quantità di cibo privo di una data di scadenza.
A pochi giorni dalla partenza il ritiro azzurro si preannuncia assai poco digeribile. Dopo le incognite climatiche anche l’alimentazione rischia di ostacolare il cammino italiano in questo Mondiale.