Il 6 ed il 7 di febbraio si avvicinano e Milano vive la sua ultima settimana di dibattito in vista delle primarie che dovranno decidere il candidato sindaco del centrosinistra per la prossima tornata elettorale. L’agone politico è ben definito: Giuseppe Sala, candidatura fortemente caldeggiata dal premier Matteo Renzi, sembrerebbe essere l’uomo forte del momento. Dalla sua, la recente sfida amministrativa dell’Esposizione universale. Sfida che i più dicono vinta, seppur con qualche nebbia di fondo. Dall’altra parte del ring Francesca Balzani, nomina in netta continuità politica e di pensiero con l’attuale primo cittadino del capoluogo lombardo, Giuliano Pisapia. Chiudono il cerchio dei contendenti per le primarie Milano Pierfrancesco Majorino e Antonio Iannetta.
Primarie Milano: cosa è avvenuto al confronto del 31 gennaio
I quattro aspiranti alla sede di Palazzo Marino si sono scontrati ieri all’interno di un confronto aperto, in diretta presso l’Auditorium Demetrio Stratos di Radio Popolare a Milano, dalle tinte accese, dove non sono mancate le stilettate di fioretto. Quello di domenica 31 gennaio è stato il secondo confronto ufficiale tra i candidati delle primarie Milano per il Pd. Le due teste di serie, secondo le ultime analisi quantitative e qualitative dei dati di preferenza, sarebbero dunque Sala e Balzani, i quali, in un crescendo dialettico, hanno incentrato il nodo del contendere sui rendiconti di Expo e sulle intese di Partito. “Le vere battaglie vanno fatte in solitudine con il coraggio di portare avanti le proprie idee. Io ho fatto la mia scelta senza cercare nessuno che mi metta la mano sulla testa, tanto meno Renzi”. Questo l’affondo di Sala cui Balzani ha immediatamente replicato sardonica ammettendo di “preferire l’appoggio di Giuliano Pisapia a quello di Denis Verdini“.
Circa l’Esposizione universale, vi è stata poi un’aspra diatriba riguardo la rendicontazione economica di spesa richiesta per la manifestazione. Ai margini del dibattito anche un riferimento alle possibili candidature per le poltrone importanti della futura giunta. Sia Francesca Balzani sia Giuseppe Sala hanno dedicato parole di elogio e stima nei confronti di Pierfrancesco Majorino: “Se sarò il prossimo sindaco, Pierfrancesco Majorino sarà il mio vicesindaco”, ha chiosato la prima, “siamo più che complementari”, ha invece arguito il secondo.
Primarie Milano: l’influenza di Pisapia sul voto
Nell’arco di quest’ultimo periodo di campagna elettorale per le primarie Milano, l’attuale sindaco Giuliano Pisapia ha mantenuto un atteggiamento generalmente super partes che, seppur nel pieno delle sue scelte di strategia politica, potrebbe non bastare per essere considerato un vero e proprio movimento tellurico per un voto di influenza. Cerca di spiegar meglio il fenomeno il sondaggista Alessandro Amadori: “Pisapia non si è mai proposto come ‘influencer’, ha un profilo molto britannico, quindi poco propenso a condizionare i consensi”. “Molti elettori – prosegue Amadori – saranno attenti fino all’ultimo a comprendere chi più di tutti soddisfi la loro idea di città”.
L’ago della bilancia si prospetta dunque ancora instabile, merito di un bacino di preferenze che daranno filo da torcere agli analisti del settore fino all’ultimo. Secondo Paolo Natale, professore di Sociologia generale dell’Università degli studi di Milano, il margine statistico che Giuliano Pisapia potrebbe ancora mobilitare all’interno del corpo elettorale corrisponderebbe ad un delta percentuale di tre punti.
Riccardo Piazza