Gravidanza Meloni, Lombardi (M5S) accusa: “propaganda strumentale”
“Io non avrei mai fatto un annuncio del genere, un po’ a favore di telecamera. Anzi, proprio quando ero capogruppo mi è capitato di rimanere incinta della mia seconda figlia e ho cercato di mantenere la notizia riservata il più possibile perché è una cosa molto intima e cattivo gusto cercare di utilizzare un avvenimento del genere strumentalmente, per accreditarsi”. La stoccata arriva da Roberta Lombardi, deputata e già capogruppo alla Camera per il Movimento 5 Stelle, che ha commentato così la notizia diffusa dalla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, che a margine del Family Day ha annunciato di essere in attesa di un bambino.
Intervenuta ai microfoni di Radio Cusano Campus – l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano – nel corso del programma Ecg Regione condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, la Lombardi ha parlato anche delle prossime strategie del M5S, a partire dalle elezioni comunali a Roma. E a chi segnala le difficoltà del Movimento nella Capitale, risponde: “Non vogliamo vincere? Se, col cavolo. Noi vogliamo assolutamente vincere. ‘Je piacerebbe’, per dirla alla romana, a chi dice certe cose”.
Gravidanza Meloni ma non solo: la Lombardi e le strategie del M5S per le elezioni comunali a Roma
Riguardo a Roma, la Lombardi aggiunge: “Stiamo terminando la fase di caricamento delle candidature da parte dei 225 aspiranti candidati consiglieri comunali, la prossima settimana inizierà la fase in cui verranno presentati i curricula, i video, le esperienze di attivismo che queste persone hanno fatto fino ad ora”. E annuncia: “per metà febbraio avremo il candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle”.
L’ex capogruppo spiega anche la complessità della procedura di selezione, che ha anche fatto registrare particolari sorprese: “Abbiamo già fatto uno screening perché avevamo dei requisiti irrinunciabili, tipo il casellario giudiziario pulito, nessun carico pendente, risiedere a Roma e non essersi mai candidato in altre forze politiche. Ci sono stati diversi imbucati, qualcuno dall’Italia dei Valori, qualcuno dal Partito Democratico, qualcuno ci ha provato ma si è attaccato…”.