Primarie centrodestra: pare che non si terranno (ancora una volta)
Le primarie del centrodestra anche questa volta non si faranno. Il dibattito sulle modalità di scelta dei candidati del centrodestra per le elezioni amministrative 2016 sembra giungere a questa conclusione che, a dire il vero, appariva sin da subito come la più probabile.
È cosa nota che le primarie non siano mai piaciute a Silvio Berlusconi. L’onda di declino su cui inesorabilmente viaggia da ormai più di due anni l’ex Cavaliere aveva tuttavia riaperto la discussione interna al centro destra. Varie figure di spicco, in primis Giorgia Meloni, vedevano infatti nelle primarie uno strumento potenzialmente capace di rinsaldare un legame sempre più difficile da preservare con gli elettori di questo schieramento.
Le aspettative del fronte delle primarie del centrodestra sembrano però destinate a rimanere ancora una volta deluse dopo che il leghista Salvini, certamente allo stato attuale il leader più influente tra quelli di centrodestra, si è pronunciato sull’argomento. Le primarie, ha affermato Salvini, “mi piacciono a livello nazionale per decidere chi sarà il candidato che sfiderà Renzi alle Politiche. A livello locale, invece, a questo punto farebbero solo perdere tempo”.
La scelta dei candidati per le elezioni amministrative, che coinvolgeranno alcune tra le più importanti città italiane, come Roma, Milano e Bologna, continua dunque ad essere, sul solco della tradizione, oggetto di incessanti trattative tra i partiti coinvolti, con poche significative novità ed un atteggiamento attendista. Le mosse del centrodestra saranno infatti determinate per lo più dagli esiti delle primarie promosse dal centrosinistra.
Primarie centrodestra addio? I nomi in lizza per la candidatura a Sindaco di Milano
Riguardo la partita di Milano, in particolare, per mettere un punto sulla scelta del candidato, si attendono i risultati delle consultazioni del centrosinistra previste per sabato e domenica prossimi. Ad oggi, il più papabile candidato del centrodestra continua ad essere Stefano Parisi, Chairman di “Chili”, piattaforma on line di video e film on demand, con un passato, tra le altre cose, di direttore generale di Confindustria, amministratore delegato di Fastweb e City Manager al Comune di Milano ai tempi di Albertini. Pur inizialmente non gradito alla Lega, Parisi ha ricevuto invece nelle ultime ore proprio il benestare di Salvini: “Per me può andare benissimo. Se nel curriculum c’è capacità amministrativa, onestà e competenza non mi interessano grandi nomi ma persone perbene e normali”.
Si tratta, tuttavia, di una scelta non definitiva poiché l’esito delle primarie del centrosinistra potrebbe riportare la decisione finale su candidature più “aggressive” come quelle di Daniela Santanché, molto benvista dallo stesso Salvini, o del suo compagno Alessandro Sallusti.
Perdono invece corpo le opzioni per l’ex ministro alle Infrastrutture del governo Renzi in quota NCD, Maurizio Lupi, o per Corrado Passera, anche lui ex ministro, in particolare allo Sviluppo Economico, durante l’era Monti. È proprio l’appartenenza al partito di Alfano, per Lupi, ed il passato “montiano” di Passera, a spingere la Lega su un deciso “no” ad entrambe le candidature.
Elezioni Roma: ancora nessuna opzione condivisa
Su Roma la situazione appare, volendo, ancora più incerta e confusa. Rispetto a Guido Bertolaso, sostenuto da Forza Italia, è ancora Salvini a porre un veto «ha un processo in corso e sarebbe attaccabile dalla sinistra e dai giudici». Anche il nome fortissimo di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, sembra inesorabilmente tramontare dopo l’annuncio della sua gravidanza durante il family day.
Al #FamilyDay #difendilafamiglia!!! pic.twitter.com/y4yvXOuAxV
— Giorgia Meloni ن (@GiorgiaMeloni) 30 Gennaio 2016
Nonostante lo stallo ed i veti incrociati, appare chiaro come l’intento sia ormai quello di preservare l’unità della coalizione per poter continuare a tenere viva una speranza di successo. In questo senso prove di mediazione si stanno compiendo a Bologna, dove probabilmente le proposte di Forza Italia verranno ritirate per aprire la strada alla candidatura della leghista Lucia Borgonzoni, così come a Torino toccherà alla Lega convergere sul forzista Osvaldo Napoli.
A questo punto non resta che attendere il nuovo incontro tra Salvini, Berlusconi e Meloni, previsto per lunedì prossimo, per capire se e quali passi in avanti il centrodestra riuscirà a compiere nella scelta dei candidati.