“Con Renzi avevo un ottimo rapporto, quasi confidenziale. Poi abbiamo scritto una cosa che non gli piaceva, mi ha chiamato, mi ha riempito di insulti e mi ha detto che mi sarebbe venuto sotto casa a spaccarmi le gambe. Era già premier, sarà stato più di un anno fa”. Così Alessandro Sallusti, racconta a Un Giorno da Pecora, la pesante minaccia rivoltagli dal premier. Parole che colsero di sorpresa lo stesso direttore de Il Giornale. “Gli dissi: Presidente, ma siamo su scherzi a parte? Lui mi disse: sei uno stronzo, non capisci cosa hai scritto”. Il premier, spiega Sallusti, si riferiva probabilmente ad un articolo sulla Boschi “ma non ricordo esattamente cosa ci fosse scritto” chiarisce. Della telefonata non vi è traccia perché Sallusti non registrò alcunché. “Solo spie e ricattatori registrano le chiamate, io sono contro”.
Sallusti: “Non sono mai stato candidato a Milano”
Durante l’intervista Sallusti parla anche delle comunali milanesi smentendo una sua possibile candidatura a sindaco in quota centrodestra: “Non sono mai stato candidato e penso non lo sarò mai. Mi è stato chiesto: se ti chiediamo di candidarti, ci mandi a quel paese o no? Me lo ha chiesto anche Berlusconi”. Secondo il direttore de Il Giornale alla fine il centrodestra opterà per Parisi.