Rifugiati: secondo un sondaggio ARD Deutschlandtrend, la stragrande maggioranza dei tedeschi si trova in disaccordo con la “politica dell’accoglienza” portata avanti dalla Cancelliera Angela Merkel. Infatti, alla domanda “pensi che il governo federale abbia sotto controllo la situazione dei rifugiati?”, solo il 18% degli intervistati ha risposto affermativamente, mentre ben l’81% ha detto “nein”. Appare rilevante che il 67% di coloro che hanno bocciato la Merkel su questo versante, abbia dichiarato di essere un elettore della CDU.
D’altronde, quest’ultimo dato non fa che confermare la caduta a picco del numero di tedeschi che approva l’operato del governo: a luglio 2015, il consenso nei confronti dell’esecutivo si attestava a quota 57%, a febbraio 2016, non va oltre il 38%, la stima peggiore mai registrata durante questo mandato.
Nel frattempo, Alternativa per la Germania (AfD) – partito dichiaratamente anti-immigrazione – diventa la terza forza politica del paese. Se le elezioni federali si fossero svolte ieri avrebbe raggiunto il 12% dei consensi.
Rifugiati: Asylpaket II
Diametralmente la maggior parte dei tedeschi sostiene l’adozione di misure più restrittive nei confronti di rifugiati e richiedenti asilo. L’88% del campione intervistato ritiene che il governo dovrebbe limitare i benefici a tutti coloro che non riescono o non sono disposti a integrarsi con la società tedesca, solo il 10% si è detto contrario. Il nuovo pacchetto di misure in materia di accoglienza (Aylpaket II) annunciato dal ministro federale per gli Affari sociali Nahles si muoverà proprio in questa direzione: innanzitutto, verrà stabilito un tetto massimo per quanto riguarda il numero di arrivi, in più saranno istituiti dei “corsi di integrazione” (dal costo di 10 euro mensili).