Unioni civili, scontro tra pediatri sulle adozioni gay
La discussione sulle unioni civili si fa, ogni giorno che passa, sempre più accesa. Ieri sul tema è intervenuto anche il presidente della Società italiana di pediatria Giovanni Corsello che ha affermato: “Vivere in una famiglia senza la figura materna o paterna potrebbe danneggiare il bambino”. Dichiarazioni che hanno però diviso il mondo della pediatria.
Giuseppe Mele, presidente Simpe (Società Italiana Medici Pediatri), intervenendo ai microfoni della trasmissione “Genetica oggi”, su Radio Cusano Campus, prende le distanze da Corsello: “Quando si è rappresentanti di categoria –ha affermato Mele-, bisogna esprimere quello che la categoria sente di esprimere. Quando invece si tratta di posizioni personali, bisogna sempre stare molto molto attenti. La categoria dei Pediatri non si è mai interrogata su questi argomenti che devono essere trattati. Né tantomeno c’è una letteratura che possa dare ragione ad uno piuttosto che all’altro. Ad oggi gli studi a nostra disposizione sono pochi, quindi non può esprimersi una comunità scientifica. Le dichiarazioni in questo senso sono da ritenersi personali, non di categoria”.
Adozioni gay, Mele: “Importante il clima familiare in cui vive il bambino”
“Noi –ha affermato Mele- siamo pediatri di famiglia, assistiamo molti bambini, tra questi molti che vengono da famiglie tradizionali ma anche alcuni da famiglie non convenzionali. Quello che noi vediamo è che il disagio psicologico sociale sta aumentando, in generale, quindi anche nei figli di famiglie tradizionale. In molte occasioni i genitori non riescono a dare l’affetto di cui avrebbero bisogno i figli, a prescindere dal fatto che sia una famiglia tradizionale oppure no. I contrasti tra i genitori si ripercuotono sulla crescita psichica e intellettuale del bimbo. E’ importante il clima familiare in cui il bambino vive, a prescindere dal tipo di famiglia in cui si trova”.