Primarie Milano, Intervista esclusiva a Pierfrancesco Majorino
E’ l’unico candidato che dietro non ha uno sponsor politico. Stiamo parlando di Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Milano, tra i primi a candidarsi alle primarie di centrosinistra quando queste erano ancora in dubbio. Nonostante l’amarezza per la scelta della sua collega Francesca Balzani di candidarsi, Majorino ha tenuto duro. Le pressioni a sfilarsi non lo hanno toccato e ha proseguito con la sua campagna elettorale. I suoi avversari dicono di volerlo in squadra. Lui declina gentilmente perché, dice, “voglio arrivare fino in fondo”.
Il presidente del Consiglio Comunale, Basilio Rizzo, ha detto che se Sala vince le primarie lui probabilmente cercherà insieme ad altri un’alternativa. Secondo lei esiste il rischio di una spaccatura all’interno del centrosinistra dovesse vincere Sala le primarie?
Intanto spero di vincere io le primarie in modo tale che il problema non si ponga. A mio avviso chi partecipa alle primarie deve attenersi al patto di lealtà che si contrae con tutti e quindi sarebbe molto grave immaginare una scissione. Una Liguria bis non bisogna nemmeno prenderla in considerazione
Il reddito minimo comunale è il suo cavallo di battaglia. I fondi per sostenere questo progetto da dove li prende?
I fondi ci sono di già. Abbiamo 27 milioni di euro già a bilancio in azioni contro le povertà che spendiamo ogni anno, 11 milioni arrivano dal governo attraverso la legge di stabilità. Ne mancano circa 15 per arrivare a 55 milioni, quota necessaria per mettere in campo questa straordinaria azione contro le povertà. E questi si possono trovare all’interno della spesa corrente.
Balzani ha parlato di tram e bus gratis. Favorevole o contrario?
Non sono contrario, sono contrarissimo. A mio avviso bisogna estendere da subito, senza nemmeno aspettare le elezioni, la gratuità dei mezzi ai disoccupati, ai precari e ai pensionati poveri. Gli altri devono ed è giusto che lo paghino. Il vero problema degli autobus e dei tram è che non raggiungono alcuni quartieri. Quindi abbiamo bisogno di un Atm più potenziata non più povera.
Qual è il provvedimento preso durante l’amministrazione Pisapia di cui si sente più fiero?
Ci sono un po’ di cose. Da una parte aver istituito diverse azioni sui diritti dall’altra aver aumentato del 20% la capacità di copertura sull’assistenza domiciliare anche attraverso a soluzioni come le “tate” di condominio. Infine mi rende sicuramente molto orgoglioso il lavoro fatto in relazione all’emergenza profughi.
Le ha dato fastidio l’appoggio di Pisapia alla Balzani?
Fastidio no ma penso sia stata una scelta sbagliata perché Francesca non conosce molto bene Milano.
Balzani le ha proposto ancora di sfilarsi e fare un ticket insieme. Si è fatto qualche idea sul perché ci sia questa insistenza nel chiederle di fare un passo indietro?
Mi pare sia una prova di grande debolezza quella della Balzani. Una caduta di stile. Io vado avanti con le mie idee e i miei contenuti.
Tutti la vorrebbero in squadra, ma lei prenderebbe Sala in giunta qualora vincesse le elezioni e successivamente le elezioni?
E’ un problema che attualmente non mi pongo. Aspettiamo l’esito delle primarie poi vediamo.
Primo provvedimento che prenderebbe da primo cittadino?
Fare un piano per recuperare i 9.500 alloggi vuoti di proprietà pubblica.
Iannetta l’ha definita il vecchio che avanza. Vuole replicare?
Se essere vecchi vuol dire essere di sinistra e credere che le persone vadano aiutate e che vada compiuta la rivoluzione ambientale che Milano aspetta, allora lascio ad altri questa valutazione.
Deve convincere un elettore a votarla. Che cosa gli dice?
Che con me vince il cambiamento a Milano. Andiamo avanti sulla strada tracciata prima e anche con un po’ più di decisione di prima
Che giudizio dà all’amministrazione Pisapia da uno a 10?
Otto. Anzi no. Nove.