Ancora un caso di corruzione alle cronache politiche. Si tratta stavolta del Sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, arrestato all’alba del 6 febbraio ed ora ai domiciliari. Oltre che per lui, le manette sono scattate per il suo commercialista, Massimo Vergara, anche lui ai domiciliari, e per Luca Screti, proprietario della Nubile Srl, società incaricata della gestione rifiuti per il Comune pugliese, che, a differenza degli altri, è stato condotto in carcere. Nell’indagine sarebbe coinvolta una quarta persona impiegata nella Nubile Srl, Marcello Caramuscio, il cui arresto sarebbe stato però rigettato dal Gip nonostante le richieste dei pm Giuseppe De Nozza e Savina Toscani.
Corruzione, le accuse: abuso di ufficio e truffa
Le accuse per il Sindaco sono gravissime: nell’inchiesta si parla di corruzione, abuso di ufficio e truffa.
Le indagini della Digos hanno preso le mosse da alcune segnalazioni all’antiriciclaggio risalenti a due anni fa quando Consales saldò in contanti parte di un debito di ben 315 mila euro che deteneva nei confronti di Equitalia come socio di maggioranza della News Sas, società di comunicazione di cui il Sindaco è stato titolare fino a poco prima della sua elezione, avvenuta nel 2012. I soldi destinati a saldare parte del debito, secondo la ricostruzione degli inquirenti, sarebbero stati ricavati dal Sindaco grazie ad una tangente da 30 mila Euro a lui pagata da Screti in sei rate.
In cambio dei soldi, Consales avrebbe garantito alla Nubile Srl l’affidamento per la gestione dell’impianto di biostabilizzazione del Comune, contravvenendo non solo alle norme di evidenza pubblica per le gare di appalto, ma senza neppure rispettare le regole di ingaggio per tale gestione, avendo la possibilità di conferire in discarica rifiuti per una quota molto superiore rispetto a quanto previsto nel capitolato. Questa circostanza avrebbe consentito al titolare della ditta Nubile un vantaggio economico di circa 3,2 milioni di euro solo nel 2014, con un conseguente danno erariale a carico dei Comuni del brindisino pari a circa 500 mila euro dovuto al pagamento delle tariffe e dell’Ecotassa.
Immediate le conseguenze dell’arresto: il Sindaco Consales è stato sospeso dalla Prefettura e le sue funzioni assunte pro tempore dall’assessore al Bilancio, Carmela Lomartire. L’impianto di biostabilizzazione è stato invece subito sequestrato ed è stato confermato la sua non conformità rispetto alla normativa vigente. Peraltro, già nell’ottobre 2008 la Regione Puglia aveva deliberato il commissariamento dell’ Organo di Governo d’Ambito (OGA) di Brindisi, dopo che la giunta regionale, presieduta da Michele Emiliano, aveva accertato la situazione d’emergenza in cui versavano i rifiuti nel brindisino.
C’è comunque di più. Da alcuni documenti rinvenuti nei computer della Nubile Srl sembrerebbe evincersi che il progetto di risistemazione dell’impianto, la cui responsabilità era in carico all’amministrazione comunale, sarebbe stato invece compilato proprio dalla Nubile, ottenendo così un favor non indifferente per ottenere l’assegnazione dell’appalto. Anche per questa circostanza, il procuratore capo della Repubblica, Marco di Napoli, ha parlato del rapporto tra Consales e Screti come un «sodalizio non di salvaguardia della pubblica utilità».
Emiliano: Consales fuori dal PD da mesi
In attesa che sulla vicenda si faccia ulteriore chiarezza, le reazioni politiche non si sono fatte attendere, con un tentativo da parte del PD e del Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, di smarcarsi il più possibile dal Sindaco, figura piuttosto controversa.
Mimmo Consales era un volto noto in Puglia sin da prima dell’elezione a Sindaco, soprattutto nelle sue vesti di giornalista professionista e corrispondente per l’ANSA e per Telenorba, una delle più importanti TV locali, ma anche per alcune attività svolte sul territorio, come l’aver ricoperto il ruolo di Presidente della New Basket Brindisi.
Eletto a Sindaco nel 2012 con una lista indipendente in area centrosinistra, entra subito dopo nel PD, ma la sua presenza nel partito, così come la vita della sua amministrazione, non è mai stata pienamente serena. In tre anni e mezzo la sua giunta ha vissuto ben cinque rimpasti, e solo due assessori sono stati sempre riconfermati: Carmela Lomartire, al Bilancio, e Pasquale Luperti, all’Urbanistica. Tuttavia proprio la presenza di Luperti in Giunta aveva provocato decisive frizioni tra il Sindaco ed il PD poiché l’assessore è figlio di un boss della Sacra Corone Unita, assassinato negli anni novanta.
Alle frizioni è seguita la vera e propria rottura tra il partito e Consales nel novembre del 2013, quando il Sindaco è stato rinviato a giudizio per abuso di ufficio e truffa per un’altra vicenda legata all’affidamento dei servizi municipali di call center e rassegna stampa.
Il segretario regionale del PD, Michele Emiliano, attualmente anche Presidente della Regione Puglia, aveva chiesto immediatamente al Sindaco di dimettersi dal partito. Consales aveva tuttavia preferito autosospendersi, inducendo Emiliano a ribadire più volte che la decisione di sospensione era stata voluta dal PD.
Il @pdpuglia aveva ritirato da mesi fiducia al sindaco di Brindisi proprio a causa delle inefficienze e irregolarità nel ciclo dei rifiuti
— Michele Emiliano (@micheleemiliano) 6 Febbraio 2016
In queste ore tutto il PD sta tentando di smarcarsi il più possibile ed in particolare proprio Emiliano, che ha ribadito con forza come Consales non avesse più la fiducia del partito da mesi. Emiliano ha speso parole di apprezzamento per il lavoro svolto dalla magistratura e, riferendosi all’amministrazione comunale di Brindisi, ha affermato che “la giunta deve cadere, deve restare solo un brutto ricordo per Brindisi” ed ha pertanto chiesto le dimissioni di tutti i consiglieri del Pd e del centrosinistra.
Ringrazio tutti i consiglieri comunali del csx di Brindisi che hanno firmato le loro dimissioni ponendo fine alla amministrazione Consales
— Michele Emiliano (@micheleemiliano) 6 Febbraio 2016