Il tweet di Roberto Formigoni sulle unioni civili diventa un caso
Dopo che Beppe Grillo ha imposto ai suoi di votare secondo coscienza sulla stepchild adoption, sono in molti nella maggioranza governativa a sfregarsi le mani per l’assist insperato. Tra questi gli esponenti di Ncd. Angelino Alfano ha gongolato: “Se il M5s non ha una linea di indirizzo ufficiale e quindi un obbligo di fedeltà a una linea, e anche il Pd lascia un po’ a briglie sciolte i senatori, è a rischio l’intera legge. Renzi prenda il nostro patto. Già quello delle unioni civili è un risultato storico” chiosa il ministro dell’Interno durante L’Intervista di Maria Latella su Skytg24.
Il tweet di Formigoni
Il dietrofront del M5S ha entusiasmato, fin troppo, i parlamentari cattolici dell’esecutivo. Roberto Formigoni ha scritto un tweet al limite del politically correct: “Odore della sconfitta su Cirinnà sta procurando crisi isteriche gravi su gay,lesbiche,bi-transessuali e checche varie. Non è bello,poverini”.
Le parole dell’ex governatore della Lombardia hanno raccolto lo sdegno dei social ma non solo. Aurelio Mancuso, presidente Equality Italia, ha chiesto l’intervento del presidente del Senato Pietro Grasso: “Gli insulti su twitter a milioni di cittadini italiani sono insopportabili. Non si tratta di libere opinioni, ma di deliberate gravi affermazioni discriminatorie e ingiuriose della vita delle persone. Chiediamo al presidente del Senato Pietro Grasso di far sentire la sua voce: non è possibile che un rappresentante del popolo possa impunemente rivolgere epiteti così offensivi senza che le istituzioni reagiscano”
Odore della sconfitta su #Cirinnà sta procurando crisi isteriche gravi su gay,lesbiche,bi-transessuali e checche varie. Non è bello,poverini
— Roberto Formigoni (@r_formigoni) 6 Febbraio 2016