Sondaggi politici: banche, gli italiani sono indignati e sfiduciati
Sfiducia, rabbia ed indignazione. Sono queste le parole chiave che emergono dall’ultimo studio condotto da SWG a proposito dell’opinione degli italiani nei confronti delle banche, in particolar modo a seguito delle polemiche degli ultimi mesi. Uno studio che evidenzia uno scenario sempre più desolante.
Alta è la percezione della cosiddetta “caccia al profitto” perseguita dalle banche, con tutti i rischi conseguenti per i risparmi dei cittadini. A segnalarlo sono praticamente 3 italiani su 4.
Ancor più alta è invece la percentuale di coloro che ritengono opacità e scarsa trasparenza delle banche alla base delle crisi e dei rischi di default dei vari istituti. A pensarla così sono 4 intervistati su 5.
Decisamente maggioritaria è anche la fetta di italiani che ritiene necessaria l’introduzione di un sistema valoriale che porti ad una metamorfosi del ruolo svolto dalle istituzioni bancarie.
Sondaggi politici: banche, serve più trasparenza ed oculatezza
“Trasparente” è la parola chiave con cui descrivere quella che dovrebbe essere la banca del futuro. Un istituto che, inoltre, deve essere anche “serio”, “pulito”, e “chiaro”.
La trasparenza ritorna anche nell’analisi degli obiettivi chiave che dovrebbe avere la banca del futuro. Con una particolare attenzione all’oculatezza e al livello etico degli investimenti e con un occhio anche alle imprese guidate dai giovani.
Come sottolineato da SWG, la fiducia nei confronti degli istituti bancari è praticamente in crollo, passando dal 30-32% di inizio secolo all’attuale 15%, percentuale sostanzialmente dimezzata nel giro di 3 lustri.
Per la maggioranza degli italiani (56%) le banche sono viste come “sanguisughe”, mentre – sempre restando in tema di metafore con il mondo animale – il 31% le considera come “squali”. E per il futuro? L’auspicio è di avere a che fare con una banca “formica” (35%, nell’evidente parallelo con le dispendiose cicale) e affidabile come un “cane” (23%).