Il dietrofront di Grillo sulla stepchild adoption ha creato più di un malumore all’interno del Movimento 5 Stelle. Alcuni deputati, capeggiati da Ivan Della Valle, hanno criticato piuttosto duramente il diktat grillino. Il senatore Nicola Morra, tra i volti più noti del M5S, ha annunciato a Radio Cusano Campus che voterà sì alla stepchild adoption: “Io voterò sì e ho sempre sostenuto personalmente questa posizione. Il testo lo abbiamo già votato in commissione, adesso abbiamo presentato zero emendamenti, proprio perché non vogliamo dare nessuna scusa per far gettare su di noi la colpa di un eventuale depotenziamento del testo. Noi siamo pronti a votarlo così com’è. Qualora la stepchild adoption non dovesse esser votata in aula io mi domando, che cosa facciamo neghiamo comunque i diritti alle persone che oggi vengono discriminate? Mi sembra inammissibile”.
Stepchild adoption, la precisazione del M5S
La presa di posizione di Morra è condivisa da gran parte della base grillina che, nel fine settimana appena passato, ha criticato aspramente la presa di posizione di Grillo proprio sul suo blog. E sul blog oggi è stata pubblicata una “precisazione” a firma Movimento 5 Stelle che spiega i motivi che hanno portato ad una tale decisione. “In via del tutto straordinaria — si legge —, a fronte di un tema etico che chiama in gioco anche i diritti di bambini, Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, in qualità di Garanti del Movimento, si sono assunti la responsabilità di rinunciare a un’ulteriore votazione sul blog e di lasciare ai portavoce la libertà di decidere sulla stepchild adoption secondo coscienza, sulla base di principi personali”.
Stepchild adoption, il sondaggio che ha fatto cambiare idea a Grillo
In realtà, dietro il cambio di rotta si nasconderebbe un motivo più politico che etico. Secondo Adnkronos infatti, sarebbe stato un sondaggio sulla composizione dell’elettorato del M5S a far cambiare idea a Grillo. Secondo i dati, a votare il Movimento sarebbe soprattutto un elettorato di destra.