Sono 18 i comuni capoluogo – su 29 chiamati alle urne – in cui le sorti della tornata elettorale verranno decise al ballottaggio. Vediamo meglio quali sono.
Si deciderà tutto al secondo turno in una delle città più importanti chiamate al voto, cioè Bari. Il candidato sindaco del PD, Antonio Decaro, non è riuscito a dare la zampata decisiva per conquistare il capoluogo di regione pugliese già al primo turno. L’erede designato di Michele Emiliano si è fermato al 49.38%, rifilando quasi 14 punti al diretto avversario del centrodestra Domenico De Paola.
Anche a Modena il PD si ferma ad una manciata di voti dalla vittoria. Gian Carlo Muzzarelli non riesce a replicare l’exploit del suo predecessore – Giorgio Pighi, centrosinistra, eletto al primo turno nel 2009 con il 50.1% – ed ottiene una percentuale leggermente più bassa (49.71%) ma decisiva per rimandare le conclusioni al ballottaggio. A contendergli la fascia tricolore tra due settimane sarà il candidato del Movimento Cinque Stelle, Marco Bortolotti, che ha staccato di poco meno di 4 mila voti il candidato del centrodestra Giuseppe Pellacani.
A Teramo è invece il centrodestra a fermarsi ad un passo dal traguardo. Il sindaco uscente Maurizio Brucchi si è fermato al 49.77%, pur doppiando Manola De Pasquale, candidata del centrosinistra ferma al 25.12%. Nel 2009 Brucchi trionfò al primo turno, ottenendo il 57% dei voti.
L’urlo resta in gola al centrosinistra anche a Potenza, dove Luigi Petrone si ferma al 47.82%, pur prendendo il triplo dei voti rispetto a Dario De Luca. Per quest’ultimo, candidato di Fratelli d’Italia, la soddisfazione di raggiungere il ballottaggio superando l’altro candidato del centrosinistra – Roberto Falotico, sconfitto alle primarie da Petrone – e quello di Forza Italia, Michele Cannizzaro, distanziati rispettivamente di 1000 e 1700 voti.
Ballottaggio anche a Pescara, dove il candidato del centrosinistra Marco Alessandrini si ferma al 43%, nonostante un consenso quasi doppio rispetto all’esponente di centrodestra, Luigi Albore Mascia, inchiodato al 22.83%, che ha conquistato l’accesso al ballottaggio distanziando di poco meno di 5 mila voti la candidata grillina Enrica Sabatini. Ballottaggio centrosinistra-M5S anche a Livorno, dove il grillino Filippo Nogarin contenderà la fascia tricolore al secondo turno a Marco Ruggeri.
Tre ballottaggi anche per le tre città capoluogo lombarde chiamate al voto. A Pavia il ‘formattatore’ forzista nonchè sindaco uscente, Alessandro Cattaneo, rifila 10 punti al candidato di centrosinistra Massimo Depaoli ma si ferma al 46.68%, dopo aver conquistato la città al primo turno cinque anni orsono, con il 54.4%. Si andrà al secondo turno anche a Cremona, con il candidato del centrosinistra Gianluca Galimberti primo con il 45.8%, seguito da Oreste Perri, centrodestra, con il 33.3%. Discreto equilibrio a Bergamo, dove l’ex spin doctor di Matteo Renzi, Giorgio Gori – pur superando di 2 mila voti il candidato sindaco del centrodestra, il sindaco uscente Franco Tentorio – si ferma al 45.48%.
Pareggio anche a Biella, dove Marco Cavicchioli (centrosinistra) e il sindaco uscente Donato Gentile (centrodestra) con il 36% vanno a braccetto al ballottaggio. A Verbania il centrosinistra rifila quasi 30 punti al centrodestra ma non sono abbastanza per garantire a Silvia Marchionini la vittoria al primo turno: al ballottaggio dovrà vedersela con Mirella Cristina, sostenuta da Lega Nord e Forza Italia. Ballottaggio tra centrosinistra e centrodestra anche nell’altro capoluogo piemontese al voto, Vercelli: Maura Forte (centrosinistra) chiude al 35.4%, poco più di 8 punti avanti ad Enrico De Maria (centrodestra).
A Urbino sarà ballottaggio tra Maria Clara Muci (centrosinistra) e Maurizio Gambini (centrodestra), entrambi attestati al di sotto del 40%. Ben sotto al quorum anche i due più votati a Foggia: Franco Landella (centrodestra) si è fermato al 32.41%, distanziando di 2 punti e mezzo il candidato di centrosinistra Augusto Marasco. Ballottaggio anche a Caltanissetta, dove al secondo turno se la vedranno Giovanni Ruvolo (attestato oltre il 46% ed appoggiato da Polo Civico, PD e UDC) davanti al candidato civico Michele Giarratana, che lascia fuori dal ballottaggio il candidato di Forza Italia ed NCD, Sergio Giovanni Iacona.
Doppio ballottaggio tra centrosinistra e centrodestra in Umbria. Sia a Perugia che a Terni il candidato di centrosinistra nonché sindaco uscente (rispettivamente Wladimiro Boccali e Leopoldo di Girolamo) staccano nettamente i candidati di centrodestra (Andrea Romizi a Perugia e Paolo Crescimbeni a Terni) ma si fermano rispettivamente al 46.55 e al 47%.
Si andrà al secondo turno anche a Padova, per decidere il successore dell’ex ministro Flavio Zanonato. Al primo turno grande equilibrio tra Massimo Bitonci (Lega Nord), attestato al 31.4% e superato di poco più di due lunghezze dal candidato di centrosinistra Ivo Rossi.
A Campobasso situazione ancora fluida, con il candidato del centrosinistra Antonio Battista in bilico sulla soglia del 50% per una manciata di voti (pare addirittura meno di 5). Lo scrutinio è stato bloccato per diverse ore e si attendono ancora comunicazioni definitive.
Emanuele Vena