Gianfranco Fini torna in campo?
A volte ritornano. E non stiamo parlando della celebre raccolta di racconti di Stephen King, ma dell’ex Presidente della Camera Gianfranco Fini, che martedì 10 ha presieduto un convegno organizzato da Liberadestra (associazione da lui fondata) dal titolo “Votare bene al referendum per scegliere quale repubblica, non quale governo“. All’incontro, oltre che i giuristi Giuseppe Consolo, Alfonso Celotto e Antonio Baldassare, sono intervenuti diversi esponenti del centro-destra: Renato Brunetta, Raffaele Fitto e Fabio Rampelli. Assente giustificato Roberto Calderoli, impegnato in Senato a dare battaglia contro il ddl Cirinnà.
FINI: RIUNIRE IL CENTRODESTRA PER IL PRESIDENZIALISMO E UN NUOVO PROGETTO
La proposta del politico bolognese, che ha chiuso il convegno, è quella di costituire, in vista del referendum costituzionale, un comitato per il No che riunisca tutti i partiti del centrodestra che si oppongono alla riforma promossa dalla governo (Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, Conservatori e Riformisti) nel nome di quel progetto che le maggioranze berlusconiane hanno inseguito, invano, per vent’anni; il presidenzialismo.
Ma il progetto non si fermerebbe alla campagna referendaria; secondo i promotori, la volontà da parte di Renzi di trasformare l’appuntamento in un plebiscito sull’azione del governo (se non sulla propria persona), con tanto di promessa di dimissioni in caso di sconfitta, rischia di trasformarsi in un clamoroso boomerang e una grande occasione per il centrodestra: “Dobbiamo impegnarci per il No perché il ddl è un pasticcio. Detto questo, il centrodestra deve anche essere pronto a raccogliere i frutti di una vittoria: con un programma, un’alleanza e una nuova leadership” afferma Fini, che però si tira fuori dai giochi: ““Io darò il mio contributo nella campagna referendaria. Magari suggerirò qualche idea. Per il resto, largo ai giovani”.
IL SOSTEGNO DI FINI A STORACE
Per il momento, però, l’obiettivo sembra parecchio lontano, con il centrodestra che sta affrontando con spirito tutt’altro che unitario il nodo della candidature alle amministrative 2016, in preda com’è ai veti incrociati delle diverse componenti. Ed è anche in questa partita che Fini sembra voler giocare un ruolo: si parla infatti di un suo appoggio alla candidatura di Francesco Storace a Roma. Candidatura che andrebbe ad alimentare ulteriormente le divisioni all’interno dello schieramento di centrodestra, già in difficoltà per la mossa a sorpresa di Giorgia Meloni di proporre Rita Dalla Chiesa, ipotesi tramontata in poche ore, e per l’ingombrante presenza di Alfio Marchini, che gode di consensi all’interno di Forza Italia ma trova la ferma opposizione di Fratelli d’Italia. Visti i pessimi rapporti che intercorrono tra Gianfranco Fini e Meloni, comunque, non c’è da stupirsi che l’ex segretario di An sia intenzionato a rendere ancor più complicata la vita alla sua ex delfina.