Unioni civili, la mappa della loro avanzata in Europa

unioni civili, mappa dell'Europa

Unioni civili, la mappa della loro avanzata in Europa

In Italia il tema sta impazzando in questi giorni, ma nel resto d’Europa è un tema in realtà antico, cominciato l’anno della caduta del muro di Berlino.

Caduto quel muro, tra l’altro, è come se se ne sia creato un altro, che ancora una volta ha diviso Est e Ovest, ma in questo caso sulla base del riconoscimento dei diritti di coppie omosessuali

Unioni civili e matrimoni gay, dalla Danimarca alla Spagna, 27 anni di cambiamenti

Nel 1989 fu la volta delle unioni civili in Danimarca.

Seguirono lentamente altri Paesi, come Norveria e Svezia, e Benelux e Francia.

Nello stesso tempo però in molti Paesi ex comunisti arrivava il divieto scritto nella costituzione per i matrimoni gay, in Polonia, Ucraina, Bulgaria, Serbia, Lituania

Negli anni 2000 ci fu un’accelerazione, con le unioni civili in Germania e i primi veri e propri matrimoni gay, nei Paesi Bassi nel 2000 e poi in Belgio, e, la decisione che fece più scalpore, nella Spagna di Zapatero.

Dopo fu la volta del Regno Unito che era rimasta indietro, nelle isole britanniche si approvarono le unioni civili nel 2005 e il matrimonio poi nel 2014, quando era stato già approvato anche in Portogallo e in Scandinavia.

Sono stati gli anni 2010 quelli infatti in cui vi sono stati più contrasti. In Ungheria nonostante la presenza di unioni civili è stato vietato in costituzione il matrimonio gay, in Croazia tramite referendum.

Nello stesso tempo il matrimonio gay oltre che nel Regno Unito arrivava in Francia, tra manifestazioni contrarie e grandi polemiche.

 

E ora? E’ il turno dell’Italia?