Il piano per commissariare il premier Renzi

sondaggi elettorali, matteo renzi

Un governo tecnico a guida Tito Boeri per continuare le riforme imposte dall’Europa. Per ora è solo fantapolitica, ma in futuro chissà. A rilanciare questo stravagante scenario ci ha pensato il Foglio dando voce ad indiscrezioni che si susseguono ormai da alcune settimane. Precisamente da quando i rapporti tra Roma e Bruxelles si sono fatti tesi dopo le richieste di Renzi su una maggiore flessibilità. Il caso banche e il crollo borse hanno fatto il resto. La voce che gira tra le ambasciate è più o meno questa: “Ci risulta ci sia un piano per far cadere questo governo. Siete sicuri che il presidente del Consiglio non faccia la fine che ha fatto Berlusconi nel 2011?”.

A dirigere una crisi pilotata, fa sapere il giornale diretto da Claudio Cerasa, sarebbero tre ex premier: Enrico Letta, Romano Prodi e Massimo D’Alema.

Un pezzo di establishment, dicevamo, guidato da uno speciale club con ottimi contatti in Europa formato da ex presidenti del Consiglio (Enrico Letta, Massimo D’Alema, Romano Prodi) che da tempo, a vario titolo, sostiene, in modo più o meno implicito, che – per salvare l’Italia e non condannare il nostro paese a una nuova recessione e a un imminente collasso economico – sia necessario, urgentissimo, preparare la strada a un’alternativa all’attuale presidente del Consiglio

Sia D’Alema che Prodi e Letta non dispongono di armi in Parlamento (leggasi deputati) per effettuare un ribaltone. E nemmeno i corsivi di Scalfari e gli editoriali del Corriere potranno scalfire la maggioranza del governo. Certo, se sul lato economico le cose dovessero peggiorare, i tre hanno già individuato il tecnico perfetto per replicare un Monti bis.

Tito Boeri per il dopo Renzi

Si tratta del presidente Inps Tito Boeri. Scottato dalla mancata nomina a ministro del Lavoro, poi andata a Poletti, l’economista medita una vendetta politica nei confronti di Renzi. Boeri gode di grande stima in Europa e con la sinistra Pd ha rapporti ottimi a differenza del premier fiorentino.

 

Il fondatore del sito Lavoce.info si è portato avanti col lavoro intestandosi alcune battaglie squisitamente “politiche”: la lotta ai vitalizi, quella alle pensioni d’oro e l’introduzione di un reddito minimo. Insomma, Boeri ha già creato una base da cui partire. Se il vento dovesse cambiare, il “partito trasversale” è pronto a puntare su di lui.