Nessun passo indietro, nessuna sconfitta, nessun passaggio di testimone, nemmeno ai figli. Silvio Berlusconi non arretra di un centimetro, anzi rilancia. “Io rimango a guidare il partito. Per favore non parliamo più dei miei figli” ha detto il leader di Forza Italia nel corso del suo intervento al comitato di presidenza del partito. In tanti, forse scottati dal risultato negativo delle europee, avevano invocato una stagione di cambiamento. Alcuni avevano riproposto Marina, altri avevano rilanciato l’ipotesi primarie. Niente da fare. Tutto congelato al momento. E poco importa se il sindaco di Pavia Alessandro Cattaneo, oggi in un’intervista ad Avvenire, ha chiesto “facce nuove , classe dirigente nuova. Subito” altrimenti “Forza Italia non ha scampo”. Per Berlusconi l’unica faccia in grado di riportare il partito agli antichi splendori è ancora la sua. Niente rivoluzioni quindi. Ma soprattutto non bisogna parlare di sconfitta. “Noi non abbiamo perso. Il 50% degli elettori non ha compreso che doveva essere protagonista del voto” spiega l’ex premier “Noi abbiamo fatto il possibile, l’unica colpa che ho io è che ho detto che Renzi era simpatico e capace. Non lo ripeterò mai più”. Secondo Berlusconi è proprio il tavolo delle riforme aperto con il premier ad essere stato poco producente, ma poco importa, “noi siamo responsabili”.
Il futuro però è ancora avvolto dalla nebbia. Per risalire la china l’unico modo, avverte il leader di Forza Italia, è riunire i moderati sotto un unico tetto. “Dobbiamo fare una coalizione ma non subito e non con tutti. Con la Lega sì”. Ed è proprio con il Carroccio che l’ex Cavaliere vuole gettare le basi di una nuova coalizione in grado di competere con il Pd e il M5S. Per farlo bisogna scendere a patti. E così domani Berlusconi sarà con il leader della Lega: “Domani farò una conferenza stampa alla Camera con Salvini per annunciare la firma sui loro referendum”. La riedizione della Casa delle Libertà 2.0 è forse riniziata?
Il vademecum de Il Mattinale – Mentre Berlusconi tenta di rialzare la testa, il Mattinale, la nota politica redatta dallo staff del gruppo di Forza Italia alla Camera, propone un “vademecum per la riscossa”. “Siamo attrezzati per le traversate nel deserto. Ce ne fu una storica. Nelle elezioni politiche della primavera del 1996. La storia non si ripete mai uguale, lo sappiamo, salvo scivolare in farsa. Rievochiamo lo stesso quegli anni per due ragioni: la prima perchè è un paragone incoraggiante e porta bene, la seconda per riscoprire quale fu il metodo della riscossa culminata con il clamoroso successo che arrivò nel 2001”. “Un elenco di cinque punti – si legge nella nota – che partono dalla leadership chiara di Silvio Berlusconi. 2)Una classe dirigente motivata- prosegue – sia centralmente sia in periferia, recuperando energie per ricominciare a vincere nelle consultazioni amministrative e intermedie.3)Unità cercata e alla fine ritrovata con la Lega.4)Costruzione di un programma chiaro, preciso, non spremendo semplicemente il cervello, ma incontrando la gente, le associazioni, le categorie. Quelli che una volta si chiamavano corpi intermedi e sarebbero poi quelle realtà della società che si radunano per tutelare interessi ed ideali, il cosiddetto pre-politico.5) Lavoro in Parlamento. Opposizione intransigente”.