Sinistra Italiana e le ambiguità circa il rinvio della missione in Turchia
Sinistra Italiana e le ambiguità circa il rinvio della missione in Turchia
Il gruppo parlamentare di Sinistra Italiana ha inviato una lettera ufficiale al presidente della Camera Laura Boldrini per cercare di fare chiarezza riguardo la questione della missione internazionale della commissione Esteri di Montecitorio in Turchia. L’incontro bilaterale, inizialmente previsto per il 22 di febbraio, è stato rinviato, sollevando non poche polemiche e ambiguità di fondo.
“L’affaire Palazzotto” e le richieste di Sinistra Italiana
“Smentisco in modo assai netto che la ragione per cui è stata rinviata, e non annullata, la missione della commissione Esteri in Turchia derivi dalla presenza in essa dell’onorevole Palazzotto e dalle sue ben note posizioni per ciò che riguarda i rapporti tra la Turchia e i curdi”. Con queste parole il presidente della commissione Esteri Fabrizio Cicchitto ha cercato di domare l’incendio sul nascere, eppure le perplessità riguardanti lo svolgersi degli eventi rimangono. Erasmo Palazzotto, vicepresidente della citata commissione, risulterebbe “intemperante” agli occhi di Ankara, a causa delle sue vicinanze alle tematiche della ribellione militare e civile curda.
Con @hdpdemirtas. L’#Europa ha bisogno del vostro coraggio. La vostra sfida per la democrazia è anche la nostra. pic.twitter.com/6r27KAL228
— Erasmo Palazzotto (@EPalazzotto) 30 Ottobre 2015
La compagine di Sinistra Italiana in nome della difesa delle “prerogative del Parlamento” ha dunque richiesto un report aggiornato della situazione ed un chiarimento ufficiale delle posizioni in campo, rifiutando la versione ufficiale degli eventi fornita dall’onorevole Cicchitto. Tale scenario imputa il rinvio dell’incontro ai “numerosi impegni del Parlamento turco relativi ai colloqui di Monaco circa la situazione in Siria”.
Il deputato di Sinistra Italiana Erasmo Palazzotto: “C’è un silenzio tombale sulla questione curda”
Nelle scorse ore Alberto Negri, giornalista del Sole 24 Ore, tramite Facebook, sollevava la questione di un possibile scontro di vedute politiche e strategiche tra il potere turco e la Vicepresidenza della commissione Esteri della Camera. Appannaggio di ciò, il cronista esperto di politica estera riportava le numerose denunce di cui l’onorevole di Sinistra Italiana Palazzotto si è fatto portavoce.
Considero chiuso caso commissione esteri in #Turchia. Ma resto #intemperante su denuncia drammatica situazione curda pic.twitter.com/0MB9GlMFgC
— Erasmo Palazzotto (@EPalazzotto) 14 Febbraio 2016
A tal proposito, quest’ultimo non ha smentito nulla ed ha invece, tramite alcune dichiarazioni rilasciate all’HuffingtonPost, ribadito il suo impegno a favore di una conoscenza collettiva nei riguardi di una situazione politica repressiva, grave e perniciosa: “C’è un silenzio tombale sulla questione curda. Non una parola sull’arresto dei giornalisti. Posso capire che tutto ciò non piaccia al governo turco, ma non al governo di Renzi”. Il deputato ha infine aggiunto – col tweet di cui appena sopra – che il caso può ritenersi chiuso, con l’ufficializzazione dello spostamento del viaggio a marzo e la conferma della sua presenza nella Commissione.
Riccardo Piazza