Elezioni Egitto: voto prolungato di un giorno
In Egitto si sarebbe dovuto votare soltanto il 26 e il 27 Maggio ma, la scarsa affluenza, ha determinato la decisione delle autorità di prorogare la chiusura dei seggi che resteranno aperti fino alle 21 di oggi: la bassa partecipazione degli elettori rischia di rovinare la festa ad Abdel Fattah Al Sisi – la sua vittoria è infatti data per certa – l’ex generale che undici mesi fa ha deposto l’ex Presidente Mohamed Morsi e che, da queste elezioni, esigeva una larga legittimazione popolare.
“Il 27 maggio i seggi sono rimasti vuoti e il governo ha cominciato a mostrare segni di panico: prima hanno esteso gli orari di voto di un’ora, poi hanno concesso un giorno di vacanza agli impiegati delle aziende pubbliche e private, i biglietti dei mezzi pubblici sono stati offerti gratuitamente, e la televisione ha annunciato che la polizia avrebbe aiutato anziani e malati ad andare a votare” scrivono dal New York Times.
Le autorità continuano anche a ricordare agli egiziani che, non andando a votare, incorrono nel rischio di essere multati di ben 70 euro – per un egiziano non sono pochi – annunciando che la sanzione, questa volta, verrà applicata con severità: un gesto disperato che conferma la preoccupazione delle autorità che hanno sempre ribadito che Al Sisi ha l’appoggio della maggioranza della popolazione.
Hamdin Sabahi, candidato della sinistra arrivato terzo alle elezioni del 2012 e oggi unico sfidante di Al Sisi, ha dichiarato che non si ritirerà dalla competizione, anche se l’estensione di un giorno della consultazione sembra minarne la legittimità e la credibilità.
Dalla deposizione di Hosni Mubarak nel 2011 questa è la settima volta che i 59 milioni di elettori egiziani vengono chiamati alle urne: secondo fonti locali, in queste due giornate di votazioni, si è recato alle urne solo il 37% degli aventi diritto, contro il 52% di affluenza che si era verificato nel 2012.
Guglielmo Sano