Federazione dei Moderati: il nuovo progetto di Verdini ed Alfano (in appoggio a Renzi)
Verdini sta progettando una federazione dei moderati, che comprenda anche Angelino Alfano e che appoggi il premier Matteo Renzi alle prossime elezioni politiche. A rivelarlo è Vincenzo D’Anna, senatore e portavoce di Ala – il gruppo parlamentare creato proprio dall’ex braccio destro di Silvio Berlusconi – ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente radiofonica dell’Università Niccolo Cusano.
D’Anna spiega che il progetto è “Una cosa alla luce del sole”, che ha l’obiettivo di raccogliere gli orfani di Berlusconi e gli esuli di Forza Italia, in modo da spingere il premier Renzi oltre il 40%. In sostanza, una federazione dei moderati volta a garantire un appoggio esterno al leader del PD.
Il senatore verdiniano si lascia andare ad una battuta per descrivere meglio il progetto: “da una pomiciata nata in taxi siamo arrivati alle presentazioni a casa? La battuta è molto arguta e mi complimento con chi l’ha fatta. Nel taxi noi ci siamo saliti e non siamo né abusivi né impresentabili, come invece diceva Bersani”.
Federazione dei Moderati: D’Anna (ALA) spiega i dettagli
E per quanto riguarda il “fidanzamento elettorale” con Renzi? D’Anna spiega: “se e quando ci sarà deve passare per un momento elettorale, perché altrimenti resta una manovra di palazzo, parlamentare. Noi siamo delle persone serie. Aspettiamo il momento del referendum dove andremo a difendere le riforme costituzionali che abbiamo votato. In quel momento, in campagna elettorale, faremo tra la gente la sintesi del perché siamo alleati di Matteo Renzi”.
Il senatore di ALA precisa: “Noi non vogliamo andare nel PD, ma collaborare in una alleanza che si cimenta attraverso la fase elettorale e si sancisce nelle aule parlamentari”. E riguardo all’ipotetico connubio con Alfano, spiega: “Verdini vuole proporre una grande federazione dei moderati, perché non ha senso avere quattro o cinque partitini dall’uno percento. Ha senso invece ricondurre ad un unicum tutti gli orfani di Berlusconi, ricondurli all’interno di un nuovo soggetto politico, che probabilmente si andrà ad allenare con Matteo Renzi, per consentirgli di arrivare al 40% e prendere quindi il premio di maggioranza”.
Passando a tematiche più cogenti, D’Anna parla del ddl Cirinnà per avvalorare ulteriormente la bontà del progetto federativo: “Credo che Renzi ormai abbia chiaro che c’è uno stato di necessità, rispetto al quale non può che dire, su determinati argomenti, ciò che diventa evidente. In questo caso ha dovuto ammettere che senza NCD e senza un gruppo di venti senatori come ALA, la Cirinnà non passa, attesa l’inaffidabilità del Movimento Cinque Stelle”.