Qualità della vita: ogni anno Mercer, società leader nel settore investimenti e risorse umane, stila una classifica delle città in cui si vive “meglio”. La classifica in questione è una delle più affidabili in circolazione perché è pensata, innanzitutto, come uno strumento che permetta alle multinazionali di valutare un compenso equo per i propri dipendenti, nazione per nazione. I parametri su cui si basa sono il contesto economico-politico-sociale, l’ambiente socio-culturale e dell’istruzione in particolare, le condizioni del sistema medico-sanitario, la disponibilità di alloggi e di “spazi verdi”, oltre a capacità di trasporti e servizi pubblici, vengono valutate anche la disponibilità di attività ricreative e beni di consumo.
Qualità della vita: le città dove si vive peggio
Le città dove si vive meglio, dal ventesimo all’undicesimo posto, secondo la classifica di Mercer, sono Stoccolma, Lussemburgo (occupano entrambe la 20esima posizione), Amburgo, Ottawa, Melbourne e Toronto (entrambe al 16esimo posto), Berna, Berlino, Wellington, capitale della Nuova Zelanda, e Amsterdam. Per le 10 città in cui si vive meglio si rinvia all’immagine sottostante.
Per vedere una grande città italiana, invece, bisogna scorrere fino al 63esimo posto occupato da Milano. Subito dopo, al 64esimo c’è Barcellona, insieme a Belfast, capitale dell’Irlanda del Nord. Al 66esimo posto ci sono Tallin, capitale dell’Estonia e Varsavia. Per trovare Parigi bisogna scorrere la classifica fino al 71esimo posto, subito sotto la capitale francese c’è Londra (72esimo posto). Bucarest e Zagabria non vanno oltre la 79esima posizione, all’82esima si può trovare Riga con la “buona compagnia” di Roma. Peggio della capitale italiana fanno Madrid (84esima), Budapest (93esima), Sofia (118esima), Atene (124esima), Belgrado (131esima) e, ovviamente, Kiev (189esima posizione). L’Europa sfiora, dunque, la “zona retrocessione” per qualità della vita, d’altra parte, le 10 peggiori città sono stabilmente localizzate in aree ben più problematiche (come è possibile osservare dall’immagine sottostante).