Dopo il risultato incassato alle elezioni europee Forza Italia tenta di riorganizzarsi. Interviene uno degli uomini del futuro del centrodestra Alessandro Cattaneo. “Solo chi si mette in gioco può essere classe dirigente domani. Il tempo dei nominati, della pappa pronta, è finito. Io e Giovanni Toti inizieremo un tour per l’Italia per selezionare tra gli amministratori locali mille volti nuovi: le leadership forti nascono così”.
Cattaneo sulle primarie possibili interne al centrodestra: “certo ora non c’è la necessità, ma che il centrodestra debba dotarsi di un metodo per scegliere le proprie figure di riferimento mi pare imprescindibile. Un ‘Renzi di destra’ viene fuori solo da una contesa democratica” osserva Cattaneo.
“Stimo Renzi – aggiunge l’esponente di Forza Italia – però penso anche che vada incalzato molto di più sui suoi annunci che non diventano realtà: il Senato, la legge elettorale, le Province, gli stessi 80 euro che sono frutto dei faticosi risparmi di Letta, mentre lui non ha tagliato ancora nulla della spesa pubblica”.
Forza Italia, Polverini “Finito tempo decisioni dall’alto” – “Il tempo delle decisioni calate dall’alto è finito. Serve una classe dirigente credibile capace di confrontarsi e vincere con quella sinistra che oggi è maggioranza nel paese” Renata Polverini aggiunge: “nessuno ha mai messo in discussione la leadership di Berlusconi” e dall’altra la necessità di “primarie” per “aprire anche a quella società civile che non entra a far parte dei tesseramenti del partito”.