Sondaggi M5S: nessun complotto, a Roma sarà partita vera
Sondaggi M5S: nessun complotto, a Roma sarà partita vera
A Roma è in atto un “complotto” per far vincere il Movimento 5 Stelle, come evidenziato diversi giorni fa dalla parlamentare pentastellata Paola Taverna? Secondo gli elettori no. A dirlo è l’Osservatorio Politico e Socio-economico nazionale redatto da Ixé, che nel suo ultimo report settimanale ha affrontato il tema delle elezioni comunali nella Capitale e delle strategie adottate dagli schieramenti in competizione per la successione al sindaco dimissionario Ignazio Marino.
La deputata del M5S Paola Taverna aveva criticato la scelta delle candidature per la Capitale – con riferimento in particolar modo a Guido Bertolaso – ritenendole imbarazzanti e frutto di una strategia volta a perdere per scaricare sul M5S il fardello della ricostruzione economica e morale della città, che potrebbe essere ulteriormente complicata da una “chiusura dei rubinetti” – come sottolineato anche dal collega Alessandro Di Battista – da parte delle istituzioni più in alto, dal governo alla Regione, guidate entrambe da esponenti PD (Renzi e Zingaretti).
Sondaggi M5S: nessun complotto, a Roma sarà partita vera
In realtà, per gli elettori non è in atto nessun complotto. Secondo i dati Ixé il 49% degli intervistati ritiene non credibile lo scenario avanzato dalla Taverna, mentre solo il 26% – un quarto del campione – la pensa in maniera opposta. Ciò che va evidenziato è che la percentuale di chi rifiuta il complotto cresce se si circoscrive l’indagine ai soli elettori M5S, con un 57% di contrari.
Sempre a proposito delle elezioni amministrative per Roma, Ixé ha anche chiesto agli elettori di centrodestra un giudizio sulla candidatura di Bertolaso, che negli ultimi giorni ha subito anche diversi pareri negativi, tra cui alcuni anche piuttosto “forti”, come il giudizio espresso dal premio Nobel Dario Fo.
Per la maggioranza relativa degli elettori conservatori (46%) Bertolaso non è il candidato giusto per la Capitale, mentre il 38% del campione la pensa in maniera opposta.