Non è bastato lo stralcio della stepchild adoption a rasserenare il clima tra i componenti di Ncd. Il senatore Maurizio Sacconi, intervenuto a Radio Cusano Campus, non nasconde tutta la sua delusione per l’approvazione del ddl sulle unioni civili. “Voglio riflettere sulle conseguenze di questo voto –ha affermato Sacconi-. Considero con preoccupazione l’involuzione che è in atto nella sinistra politica. Il PCI era guidato da un gruppo dirigente di atei, che però erano attenti al senso comune del popolo e ai principi della tradizione. Invece oggi il PD è guidato da un gruppo dirigente di cattolici che paradossalmente lo hanno trasformato in un partito radicale di massa che vuole mettere in discussione i principi della nostra tradizione, quelli della vita, della famiglia”.
Sacconi: “Legge Cirinnà ideologica”
Secondo Sacconi la “legge Cirinnà è straordinariamente ideologica. Sarebbe stato sufficiente mettersi d’accordo sulle unioni civili per le coppie etero e omosessuali e invece si sono voluti dei simil matrimoni e si è aperta la strada al riconoscimento dei figli di coppie omosessuali”.
Il senatore Ncd boccia l’accordo trovato sulle unioni civili tra il ministro dell’interno e Renzi: “Capisco la soddisfazione di Alfano per lo stralcio della stepchild adoption, ma io vado oltre la convenienza tattica e il risultato di una giornata, guardo alla prospettiva. Credo che in prospettiva sia necessario organizzare un’offerta politica ferma sui principi della tradizione. Con il rifiuto della fecondazione assistita, dell’eutanasia, delle bio banche, il centrodestra aveva unito la società su questi principi. Ma il declino del centrodestra ha significato anche il declino di questa identità”.
Sacconi: “Ripartire dal Family Day”
Per Sacconi c’è una grande area della popolazione che in questo momento non ha una vera rappresentanza politica: “C’è una grande parte della popolazione che rifiuta la genitorialità omosessuale perché ha una certa idea della vita e della famiglia. Questa grande componente della società italiana in questo momento non ha un’adeguata rappresentanza politica. Intorno a questi principi va ricostruita una rappresentanza politica. Non penso che ci sarà vitalità economica, sociale e democratica senza il riconoscimento di questi principi”.
L’esponente del Nuovo Centrodestra sa da dove bisogna ripartire: “Voglio essere soltanto utile per fare in modo che si riapra una riflessione nel centrodestra, che si riapra una riflessione sui principi che da questa stessa area politica erano stati messi in discussione. NCD deve riflettere su questo. I principi non sono negoziabili. Quello che è importante è ristabilire il nesso tra i valori della vita e della famiglia e il vitalismo economico e sociale. Vorrei un’area politica che rappresenti quella grande popolazione che si è recata a Roma per il Family day, a proprie spese, in maniera spontanea. Loro hanno testimoniato la validità di questi principi”.