Altro che Verdini e Renzi. Il vero partito della Nazione è il M5S. A lanciarsi in questo ardito commento è Massimo Franco, firma di punta del Corriere della Sera. “La rottura con la sinistra sulle adozioni per le coppie omosessuali si sta rivelando l’occasione per ridefinire le proprie coordinate” spiega Franco.
Il partito della Nazione in salsa grillina
Secondo il giornalista, il M5S vuole intercettare quell’elettorato “abbandonato dalla crisi del berlusconi e dall’estremismo xenofobo leghista”. Con il Pd spostato obbligatoriamente a sinistra sulle unioni civili, per i grillini è più facile raccogliere i voti dei moderati delusi da Renzi. Il premier, attualmente, è ostaggio della sinistra nelle città chiave. Giuseppe Sala stasera avrà un incontro con Pisapia e Balzani per avere la loro benedizione. Una frattura sarebbe fatale. Andare divisi alle urne equivarrebbe a consegnare la città all’altro manager, il candidato di centrodestra Parisi.
Renzi, dunque, paga lo “spostamento a sinistra”. E Beppe Grillo ne approfitta. La candidatura di Virginia Raggi si iscrive in questa strategia. La candidata del M5S a Roma piace all’elettorato di destra. E non è un caso. In un eventuale ballottaggio con il Pd, i voti dell’elettorato moderato potrebbero convergere su di lei, dandole ottime chance per la vittoria finale. “L’operazione di Grillo – chiosa Franco – è spregiudicata, ma è resa facile dall’eterogenità del M5S e dalle controverse trasparenze della rete”.