Comunali Roma, secondo Bertolaso a Salvini hanno fatto il lavaggio del cervello
L’alleanza di centrodestra a Roma è sempre più a rischio. I gazebo di Salvini non sono piaciuti nè a Berlusconi nè a Meloni. Il leader della Lega continua a chiedere le primarie. Lo ha fatto anche oggi, ospite ad Un Giorno da Pecora: “Se voglio fare altre primarie dopo quelle di domenica? Facciamole invece che organizzate solo dalla Lega organizzate da tutti, coinvolgiamo cinquanta o sessantamila persone, più gente si ascolta è meglio è. Altro paio di maniche è se si candida una leader di uno dei partiti dell’alleanza come Giorgia Meloni, a casa sua, io sono solo contento e la sostengo”.
Comunali Roma, Bertolaso: “Ai gazebo ho vinto io”
Il candidato in pectore, Guido Bertolaso, non vuole però lasciare la corsa. E rivendica la vittoria ai gazebo leghisti: “Mi pare, alla luce dei fatti, sulla base di tutto quello che era stato detto, che le consultazioni in questi gazebo le ho stravinte io – afferma l’ex capo della Protezione Civile a Radio Cusano Campus – Chi ha votato per me non era taroccato, mentre invece sicuramente sono andate le truppe cammellate di altri candidati a votare diverse volte. Non solo Irene Pivetti, che è stata presente in vari banchetti, ma ho visto anche le fotografie di Marchini e di Storace, che si aggiravano belli felici e contenti in mezzo a quei banchetti. Evidentemente c’era il desiderio di far vedere che qualcuno non era desiderato, mentre invece poi i numeri stanno lì a dire con chiarezza che anche chi si riconosce nella Lega qui a Roma sa chi deve scegliere per far rinascere questa città”.
Comunali Roma, Bertolaso: “Vorrei incontrare Salvini”
Bertolaso si dice abituato a risolvere problemi: “Sto girando tutta la città, passerò quartiere per quartiere, buca per buca, via per via. Mentre gli altri chiacchierano io sto lavorando. Un incontro con Salvini? Gli ho fatto sapere che ero lieto di incontrarlo, così guardandoci nelle palle degli occhi potremmo chiarirci e lui potrebbe rendersi conto di chi sono, invece di ascoltare consiglieri più o meno interessati che stanno seminando zizzania. Se qualcuno gli sta facendo il lavaggio del cervello contro di me? Non posso escluderlo. Non credo quelli che gli sono vicini a Milano, ma penso che a Roma si sia organizzato una truppa variopinta e multiforme in cui forse non ci sono le persone più adatte a dargli consigli”.