La Turchia compra bombe intelligenti dagli USA (per lanciarle sui curdi)
La Turchia compra bombe intelligenti dagli USA (per lanciarle sui curdi)
La Turchia riceverà bombe intelligenti per il valore di circa 700 milioni di dollari da parte degli Stati Uniti nell’ambito del sistema Foreign Military Sales. La decisione del Pentagono arriva dopo il rifiuto, da parte di Stati Uniti e Russia, di far rientrare il Ypg tra le organizzazioni terroristiche alla stregua dei militanti del Daesh e del fronte al Nusra. Un militare turco ha dichiarato in un’intervista del DefenseNews che l’accordo è stato tempestivo ed è “conseguente al profondo coinvolgimento della Turchia in una guerra asimmetrica che richiede l’uso di bombe intelligenti”.
Per la prima volta saranno vendute alla Turchia bombe Blu-109, in dotazione alla United States Air Force come alle forze aeree di altri Paesi tra cui l’Italia. L’appalto per la vendita degli ordigni e dei relativi componenti è stato concesso dal Pentagono alla Ellwood National Forge, alla General Dynamics Ordnance e alla Tactical System e sono previsti rifornimenti fino al 2020.
Ankara contro il Pkk
La Turchia ha intensificato gli sforzi bellici contro le roccaforti del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (Pkk) da quando si è concluso l’accordo di cessate il fuoco lo scorso luglio. Da allora, nonostante le milizie curde siano un importante avamposto contro le offensive del sedicente Stato Islamico, gli aerei da combattimento turchi hanno sistematicamente preso di mira le sedi curde nel nord dell’Iraq. La corsa al riarmo della Turchia ha come sfondo anche l’intervento della Russia in Siria e l’attuale tregua che rischia di dare forze alle ambizioni indipendentistiche curde, ipotesi che Ankara vorrebbe scongiurare ad ogni costo.
La particolarità degli ordigni Blu-109
La Blu-109 (Bomb Live Unit), è un tipo di bomba a penetrazione temprata la cui caratteristica, simile a quella di altri ordigni classificabili come “bunker bluster” è quella di riuscire a sfondare edifici e strutture in cemento prima di esplodere.
La particolarità di questo tipo di bombe è proprio quella di ritardare l’esplosione finché non riescono, passando attraverso il terreno, a entrare nel bunker, riuscendo così a distruggerlo completamente senza lasciare scampo a chi si trova al suo interno. È un tipo di armamento particolarmente mirato, utilizzato spesso dall’aeronautica degli Stati Uniti nei conflitti in Iraq e Afghanistan.
Ovviamente un attacco di questo genere da parte della Turchia potrebbe riguardare solo le milizie curde dell’Iraq, dato che in Siria rappresenterebbe una palese violazione del cessate il fuoco. Azione che farebbe nuovamente storcere il naso alla Russia, che con la Turchia ha un contenzioso aperto dall’abbattimento del Sukhoi Su-24 avvenuto lo scorso novembre.