La sfida della sinistra PD a Renzi: un seminario per costruire l’alternativa
Una reazione era scontata. E scontata era la sua tempestività. Il voto di fiducia sulle unioni civili, ottenuto dal Governo al Senato grazie all’appoggio dei verdiniani, ha scatenato la minoranza democratica. Il leader dei riformisti Pd, Roberto Speranza, chiede il congresso anticipato del Partito Democratico: «Il voto di fiducia è il voto che costruisce il perimetro della maggioranza. Io penso che sia un fatto molto grave, sia una scelta profondamente sbagliata che non condivido e che tocca l’identità profonda del Partito Democratico. Il Partito Democratico è nato per essere il cardine del centro sinistra. Giorno dopo giorno rischia di diventare altro. Questo, per me, non è accettabile. Non si può più star zitti. E’ il momento che si faccia una discussione vera sull’identità del Partito Democratico. E l’identità del Partito Democratico si può decidere solo in un congresso. E io penso che a questo punto serva un congresso del Partito Democratico», dichiara Speranza all’indomani del voto di fiducia.
L’anticipazione del congresso sembra una via impraticabile, viste le repliche negative di molti esponenti del Pd. Ma la minoranza democratica non si arrende. E il seminario organizzato da Pd Sinistra Riformista nei giorni 11, 12 e 13 marzo a Perugia sembra l’occasione migliore per lanciare una vera e propria sfida al Premier. Sono gli stessi organizzatori dell’evento a dichiararlo: «Il punto è lanciare l’alternativa al renzismo, prima ancora che a Renzi, parlando di programmi, contenuti. Uscendo dalla personalizzazione del confronto e dallo schema “lui il nuovo”, “noi il vecchio e i gufi”».
Per rendere questo indirizzo del seminario ancora più credibile, i riformisti invitano sul palco di Perugia due giovani innovatori: Agostino Sibillo, l’inventore del Cloud, la cosiddetta “nuvola informatica” che consente di archiviare dati su server remoto da qualsiasi dispositivo connesso alla rete, e Angelo Petrosillo, il giovane pugliese che ha progettato l’aereo ultra-leggero più veloce al mondo. Con questi due inviti si vuole aggirare il concetto “renziano” di rottamazione, per dimostrare che l’ala minoritaria del Pd è di per sé giovane e innovativa, pronta a dare una nuova linfa alla tradizione di sinistra. Infatti, continua lo staff organizzativo delle tre giornate perugine, «l’equivoco su cui gioca Renzi è la rottamazione. L’unica cosa che vuole cancellare è il gruppo dirigente della sinistra, mentre resuscita Alfano e Verdini. Lui immagina uno schema col Pd al centro, snaturato, e due opposizioni antisistema: da un lato Salvini e dall’altro Grillo. Noi immaginiamo un Pd di centrosinistra e la democrazia dell’alternanza».
A differenza di quanti pensavano vicina una scissione del Partito Democratico, l’idea di dar vita ad una nuova forza di centro-sinistra non è stata presa ancora in considerazione. Ma il seminario perugino della minoranza dem sembra proprio rappresentare il primo locus “istituzionalizzato” dove creare un’alternativa al renzismo, o meglio, al Pd di Renzi. D’altra parte si sa, in Italia, il correntismo interno tinto di conflittualità rappresenta la regola in presenza di partiti a “vocazione maggioritaria”.
Camilla Ferrandi