Commissione Antimafia, Rosy Bindi verrà sostituita?
Rosy Bindi non verrà sostituita. A negare le indiscrezioni circolate ieri su una possibile avvicendamente al vertice della commissione Antimafia attualmente guidata dalla Bindi, è Davide Mattiello, deputato Pd e membro della stessa commissione. “Non c’è alcuna discussione a riguardo –ha affermato Mattiello a Radio Cusano Campus -. Non avverto questo problema. Coloro che hanno inteso mettere in circolazione questa voce, sono coloro che non hanno a che fare con la Commissione parlamentare antimafia e non stanno animando il dibattito all’interno della Commissione”.
Secondo il deputato Pd: “arrivati a questo punto, sostituire la presidente della Commissione sarebbe inspiegabile, perché sarebbe dannoso per tanti motivi. Da quando si è insediata la presidente Bindi, la Commissione antimafia ha lavorato più di qualunque altra commissione e i documenti parlamentari lo attestano. Un esempio su tutti è lo scandalo della mala gestione sui beni confiscati alla mafia. La Commissione, appena insediata, ha aperto un’inchiesta proprio sui beni confiscati e le aziende confiscate alle mafie”.
Antimafia, il renziano Fiano al posto di Bindi?
Secondo l’indiscrezione Ansa, riportata ieri, a sostituire la Bindi sarebbe un altro dem, ma della maggioranza: il Capogruppo Pd in commissione Affari costituzionali, Emanuele Fiano, renziano della prima ora. L’intenzione di sostituire Bindi che, va ricordato, è una prassi prevista dai regolamenti a metà mandato (lo scorso ottobre c’è stato l’avvicendamento ai vertici delle altre commissioni), è in odore da tempo. Da quando, alla vigilia delle elezioni alla presidenza della Campania, Bindi inserì il nome del candidato dem, Vincenzo De Luca, nella lista degli “impresentabili”, a campagna elettorale ancora in corso.