Comunali Roma. Archiviata la domenica delle primarie, che hanno visto l’investitura di Roberto Giachetti a candidato del partito democratico, la corsa al Campidoglio sembra ancora ricca di colpi di scena. L’affluenza alle urne è stata considerata flop, attestandosi addirittura al di sotto di quella che era ritenuta la soglia psicologica: 50 mila elettori.
Dopo la candidatura di Stefano Fassina per Sinistra Italiana e Alfio Marchini, nell’area del centro sinistra potrebbe aggiungersi anche quello di Massimo Bray. La candidatura dell’ex ministro dei Beni culturali e direttore generale della Treccani, sponsorizzato da Massimo D’Alema, potrebbe portare ad una ulteriore frammentazione nell’area, togliendo voti al candidato ‘renziano’ Giachetti e favorendo l’ascesa del M5s e di Marchini.
Comunali Roma, possibili primarie della sinistra
La candidatura alternativa di Bray, dopo la sconfitta alle primarie del candidato ‘anti-renziano’ Roberto Morassut, potrebbe avere effetti negativi in un PD già frammentato. Per evitare la scissione l’unica alternativa sarebbe quella di una lista civica ed un appoggio della sinistra romana che ha espresso la candidatura di Fassina. E sarebbe proprio Fassina il ‘problema’: l’ex deputato PD non sembra intenzionato ad abbandonare la corsa al Campidoglio per lasciare spazio a Bray, a meno che non si facciano le primarie. Su quest’ipotesi si è espresso anche Paolo Cento: “al momento il nostro candidato è Fassina, che ha tre mesi di lavoro importante alle spalle. Se si faranno avanti altri, vedremo. Di certo non decideremo al chiuso di una stanza. E di certo vogliamo creare un campo largo a sinistra. Non è detto che, alla fine, si scelga per le primarie. Potrebbe fare, invece, una grande assemblea o una campagna di ascolto nei municipi. L’importante è che si trovi unità”.
E Ignazio Marino? Le ambizioni dell’ex sindaco sembrano ormai ridimensionate, anche per le ultime inchieste giudiziarie che lo vedono coinvolto. Non è però da escludere che si possa rilanciare la sua candidatura, anche se è più probabile che decida di creare una lista civica e di correre come capolista appoggiando pubblicamente Bray.
La partita a scacchi in area centro sinistra porterebbe all’ennesima dispersione dei voti, favorendo non solo la grillina Virginia Raggi, ma soprattutto Alfio Marchini. Ed è proprio Marchini il nome verso cui stanno convergendo anche Salvini e i fittiani. Raffaele Fitto, leader di Conservatori e riformisti, ha da tempo lanciato il suo sostegno a Marchini, mentre Matteo Salvini (che non ha mai visto con favore la candidatura nel centro destra di Guido Bertolaso) potrebbe decidere di appoggiare la lista del costruttore romano. Uno scenario ancora da definire, ma che potrebbe regalare ancora sorprese.