Analisi Demopolis per Ottoemezzo: da dove vengono i voti del PD e dove sono andati quelli dei 5 Stelle?
Il programma di La7 Ottoemezzo ha reso noti i risultati di uno studio effettuato dall’istituto diretto da Pietro Vento che analizzano i flussi elettorali relativi alle ultime due tornate elettorali svoltesi in Italia, le elezioni politiche di Febbraio 2013 e le Europee che si sono appena concluse.
L’insolito trionfo del Partito Democratico rende legittimo chiedersi da dove provengano gli elettori che hanno scelto Renzi pochi giorni fa, e Demopolis osserva che gli oltre 11 milioni di voti al PD vengono solo in parte da chi aveva già votato il partito poco più di un anno fa. Demopolis accerta infatti che il PD ha praticamente prosciugato l’elettorato di Scelta Civica, l’esperimento Montiano che aveva già deluso le aspettative nel 2013, ma che nell’ultimo anno ha ulteriormente perso attrattiva avvantaggiando il PD di Renzi, ma ha anche preso voti dall’ex-PDL (nell’ordine del 5%) rompendo l’impermeabilità che è rimasta più o meno intatta negli anni scorsi tra i due elettorati. Il 7% dei voti del PD è venuto poi da chi nel 2013 aveva votato partiti minori o si era astenuto, ma il 9% viene anche dal Movimento 5 Stelle, e si tratta con ogni probabilità di elettori “recuperati” che appartenevano precedentemente all’area di Centrosinistra ma che sono rimasti delusi anche dall’operato di Grillo dopo avergli conferito fiducia con il proprio voto alle politiche.
Su 100 elettori che un anno fa avevano votato Grillo, in quest’occasione infatti ben 11 sono passati (o tornati) al PD, 3 si sono diretti su un altro partito e 24 si sono astenuti, mentre il 62% ha confermato il proprio voto.
Demopolis conferma inoltre che il boom del PD si deve anche al contributo fondamentale della fascia di imprenditori e lavoratori autonomi, che nel 2008 avevano preferito Berlusconi per poi passare nel 2013 tra le braccia di Grillo, ma che pochi giorni fa si sono schierati per un terzo con Renzi, aumentando nettamente rispetto alle politiche di Febbraio 2013.
Le donne hanno fatto inoltre la differenza per il PD, con il 46% che ha votato Renzi mentre solo il 17 e 15% ha votato rispettivamente M5S e FI (sono cifre più alte della media per il PD e più basse per entrambi gli avversari), e le battute finali della campagna elettorale sono andate secondo una grande fetta della popolazione intervistata da Demopolis a favore di Renzi, che ha convinto il 34% negli ultimi giorni mettendo in ombra sia Grillo che Berlusconi, che hanno convinto negli ultimi giorni solo il 15 e 6%. Il 35% comunque dichiara di non essere stato convinto da nessuno dei leader politici sul finale della campagna elettorale, dimostrando che non tutto si decide all’ultimo ma che molti elettori scelgono ancora attentamente a chi dare il proprio voto ben prima della data delle elezioni.