Primarie Roma, Il caso delle schede bianche
Se a Napoli è scoppiato il caso “voti comprati” (oggi il comitato organizzatore ha bocciato il ricorso presentato da Bassolino) a Roma è esploso quello dei “voti gonfiati”. A far detonare la bomba ci ha pensato un dirigente del Pd che, al Messaggero, ha confessato di “di avere gonfiato virtualmente le schede bianche e le nulle per fare aumentare l’affluenza”.
«Qualcuno di noi pensava di fare del bene: così tra la notte di domenica e il pomeriggio di lunedì ha gonfiato virtualmente le schede bianche e le nulle. Per fare aumentare l’affluenza, per non far vedere che stavamo di poco sopra i 40mila ma molto più vicini ai 50mila votanti. Insomma, per evitare ulteriore accanimento sul flop. Quando poi lunedì pomeriggio i presidenti dei municipi hanno pubblicato sui social network i dati dei rispettivi spogli abbiamo capito l’errore. Anzi il boomerang»
Il Comitato promotore delle primarie del centrosinistra a Roma ha avviato subito le indagini per accertare eventuali responsabilità. Il vincitore delle primarie, Roberto Giachetti, è amareggiato: “Se è vero vorrei conoscere quel genio che ha messo schede bianche per aumentare affluenza. Che cambia con 2.000 voti in più? Pensiamo a Roma”.
Primarie Roma, i dati “ufficiali”
Secondo i dati ufficiali resi noti lunedì nel tardo pomeriggio, alle primarie capitoline si sarebbero presentate 47.317 persone, di queste 2.866 hanno votato scheda bianca e 833 nulla. Quasi l’8%, un dato definito strano visto che i votanti hanno pagato 2 euro per la votazione. Già lunedì il movimento Possibile di Pippo Civati aveva avanzato qualche dubbio “in cinque municipi hanno votato 12.000 persone: come si arriva a 47 mila?”. Come spiega sempre il Messaggero, è probabile che qualcuno abbia “dopato” le primarie romane.
Il doping sull’affluenza è solo virtuale: non ci sono schede bianche e nulle inserite fisicamente. E’ tutto il frutto di calcolo aggiustato con le mani davanti ai computer dalla macchina organizzativa nelle 21 ore di spoglio che hanno anticipato il comunicato ufficiale.