Qualità della vita: come ogni anno, l’Intelligence Unit del The Economist (EIU) ha pubblicato il suo Worldwide Cost of Living. Nel rapporto viene stilata la classifica delle città più costose in cui vivere, prendendo in considerazione diversi parametri, dal prezzo del cibo a quello del carburante, e comparandoli al potere d’acquisto dello stipendio medio degli abitanti.
Per il terzo anno di fila, è Singapore la città più costosa al mondo, d’altra parte, fanno notare gli autori del rapporto, la Città-Stato ha visto praticamente evaporare il “vantaggio” che aveva rispetto alle città più vicine. Infatti, Zurigo e Hong Kong, secondo posto a pari merito, la seguono a stretto giro: da notare che la regione amministrativa speciale cinese ha guadagnato ben 7 posizioni dall’anno scorso.
Qualità della vita: le città più costose
Non trascurabile neanche il risultato di Londra, New York e Los Angeles: hanno scalzato Sydney, Melbourne e Oslo dalle rispettive posizioni. In particolare, la “Grande Mela” (fortemente penalizzata dal dollaro “forte”) non si trovava in una zona così alta della classifica sin dal 2002: ha scalato addirittura 42 posizioni dal 2011.
Alla presentazione del rapporto Jon Copestake, uno degli autori, ha dichiarato che: ‘pensando ai 17 anni di questa indagine non riesco a ricordare un anno volatile come il 2015‘. Dal The Economist si spiega che il calo dei prezzi delle materie prime ha creato delle pressioni deflazionistiche in alcuni paesi, mentre, in altri l’indebolimento della moneta, causato da questa caduta, ha creato una spirale di inflazione. In fondo alla classifica (nell’immagine sotto le 10 più “economiche”), infatti, sono presenti le città dei paesi che hanno maggiormente sofferto i movimenti del tasso di cambio (Argentina, Giappone, Zambia, Australia, Nuova Zelanda, Canada, Russia e Ucraina).