Flussi elettorali Swg: PD prosciuga Scelta Civica, anche i giovani hanno votato Renzi
L’istituto di ricerca Swg ha pubblicato uno studio sui flussi elettorali delle ultime elezioni europee, mostrando da dove provengono i voti di tutti i partiti che hanno superato la soglia di sbarramento del 4% pochi giorni fa. Queste elezioni saranno ovviamente ricordate per il trionfo del PD di Matteo Renzi, e Swg ci mostra come gli oltre 11 milioni di voti ottenuti da Renzi siano frutto della conferma di circa 6 milioni e mezzo di voti, ma anche della fiducia di elettori di Scelta Civica e M5S (che hanno “regalato” oltre un milione di voti ciascuno), di quelli di PDL e dell’area di Centro e Centrodestra (nel complesso, oltre 600 mila voti) e di coloro (oltre un milione) che un anno fa avevano deciso di astenersi, ma che quest’anno hanno visto in Renzi e nel “suo” PD un forte partito che li ha mobilitati al momento del voto. I voti sono quindi arrivati al PD da ogni parte politica sul campo, mentre le perdite si sono limitate ad entità decisamente minori (fatta eccezione per l’astensionismo, che ha preso dal PD quasi un milione e mezzo di elettori) che interessano soprattutto il Movimento 5 Stelle e la lista ispirata ad Alexis Tsipras.
Il Movimento 5 Stelle, che ha invece deluso le aspettative (ed i timori) di tutti in queste elezioni, ha perso oltre 4 milioni e mezzo di voti regalandoli a PD, come già accennato, ma anche all’altro partito anti-europeista Lega Nord, oltre che in misura minore a Forza Italia, Ncd, Fdi e Tsipras. Anche per Grillo, la defezione maggiore è andata a favore dell’astensione, che ha incassato più di due milioni e mezzo di voti da chi l’anno scorso aveva scelto il Movimento.
L’altro grande sconfitto di queste elezioni è Berlusconi, che ha distribuito voti quasi indifferentemente ad Alfano, Renzi e Grillo, ma anche a Lega Nord e Fratelli d’Italia. I voti persi da Forza Italia sono oltre 3 milioni e mezzo, e anche in questo caso vanno a riempire le fila dell’astensionismo che sembrano gonfiarsi sempre più cedendo molto meno di quanto guadagnano.
Come accennato, i voti di Lega Nord derivano in particolare da Forza Italia e M5S, e hanno permesso a Salvini di recuperare parte di quel consenso che sembrava perso per sempre solo un anno fa, quando la Lega era data per sconfitta dopo lo scarso risultato alle politiche. Chi non ha un confronto diretto con le scorse elezioni sono invece i “nuovi arrivati” Ncd e Lista Tsipras: Alfano prende voti (comprensibilmente) da Pdl, Scelta Civica e Udc in misura maggiore, ma anche circa 100 mila elettori del M5S sono passati al Nuovo Centrodestra, con gli altri voti che derivano da astensione, PD e gli altri partiti minori. Tsipras prende invece la maggior parte dei voti di Sel e di Rivoluzione Civile, ma attrae anche gli elettori più schierati a Sinistra del PD e del M5s, oltre che circa 80 mila ex-astenuti.
La debacle assoluta di Scelta Civica (nella sua accezione Europea che sosteneva la presidenza di Guy Verhofstadt) a queste elezioni europee è dovuta, come già accennato, al forte potere attrattivo di Renzi nei confronti degli elettori di Centro, che si sono diretti in massa verso il ritrovato PD ma che hanno anche optato consistentemente per l’alternativa di Alfano al Centrodestra guidato da Berlusconi o per altri partiti di quell’area, oltre che per il Movimento 5 Stelle e, in misura decisamente maggiore, per l’astensione.
Nel complesso, anche Swg conferma che i giovani hanno votato soprattutto per il PD, al contrario di molte previsioni pre-elettorali che davano Grillo come favorito tra i giovani elettori: mentre un giovane elettore ogni quattro ha votato 5 Stelle, è il 36% ad aver scelto Renzi contro il 15% di Forza Italia ed il 6% di Tsipras, che supera la propria media nazionale confermandosi una forza potenzialmente in crescita.