Emergenza profughi, dove si è abbattuta l’ondata – infografiche
Non costituisce più una novità, ma forse non è stata interamente capita la dimensione dell’emergenza profughi che ha investito l’Europa negli ultimi due anni, soprattutto in paragone con il quotidiano afflusso che pure giungeva alle nostre latitudini anche in precedenza.
Emergenza profughi, domande di asilo anche triplicate in molti casi – infografiche
Dal 2012 vi è stata una lenta ma costante salita, di mese in mese, con accelerazioni nelle domande di asilo nel 2014, ma è stato nel 2015 che il problema è esploso, con un aumento degli arrivi in Svezia, Germania, Ungheria, Austria. Si è passato da 50 mila al mese anche a quasi 200 mila nell’ottobre dello scorso anno.
L’Italia ha vissuto un aumento delle domande rispetto alle pochissime degli anni precedenti, ma non paragonabile a quello che è accaduto negli altri Paesi citati
Selezionando i Paesi più colpiti da questo fenomeno, emerge proprio il guizzo delle domande, anche di 6 volte in Germania, ma anche il rapido calo dopo l’autunno, con i primi blocchi e muri nella rotta dei Balcani, che hanno provocato quasi un azzeramento nel caso dell’Ungheria, in cui il governo ha opposto una fortissima resistenza alla politica di accoglienza propugnata per esempio da Angela Merkel. Nel caso dell’Italia il 2015 è risultato solo di poco superiore al 2014, ma in ogni caso con numeri maggiori di Francia e Gran Bretagna
Emergenza profughi, aumenti anche del 3000% rispetto al 2009 – infografiche
Abbiamo voluto osservare come sono aumentati gli afflussi di richiedenti asilo rispetto a un’epoca non molto lontana ma decisamente più tranquilla.
Ebbene, in media nella UE la crescita è stata del 618%!!
Non in modo omogeneo, tuttavia, si va dal +3350% della Bulgaria, che partiva da livelli bassissimi, al +1963% della Germania, + 1791% della Svezia. Per l’Italia aumenti inferiori alla media europea, +388%
E’ però con le statistiche sui richiedenti asilo inferiori ai 14 anni che appare evidente come il mondo sia cambiato. Soprattutto in seguito alla guerra in Siria non si è più trattato solo di singoli uomini, ma di intere famiglie che avendo seguito la rotta turca e poi balcanica hanno cominciato a provare ad entrare in Europa.
Così soprattutto i Paesi nordici, quelli preferiti da profughi mediorientali, hanno visto crescite del 10550% come è il caso della Finlandia, o del +3667% della Danimarca, +2500% della Svezia, e così via con numeri decuplicati in moltissimi Paesi tra cui l’Italia con un +1300%.
E’ un emergenza senza precedenti nei numeri, che impatta sull’immaginario e le scelte dei cittadini, come si è visto nelle elezioni tedesche in cui Afd ha trionfato, e che costringe l’Europa a provare accordi che si rivelano difficilissimi o a trattare con Paesi come la Turchia, con cui in realtà avrebbe voluto avere poco a che fare